Omicidio-suicidio di Novoli, spariti i cellulari di Matteo e Donatella. Attesa per autopsia

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Novoli, l’intera comunità salentina, ma tutta Italia in generale si appresta a dare l’ultimo saluto a Donatella. Ancora sotto choc per la tragedia avvenuta tra sabato notte e domenica mattina, giorno dopo giorno, emergono altre importanti novità e retroscena circa il terribile episodio avvenuto a Novoli, piccolo comune del Nord Salento. Matteo Verdesca, 38enne originario di Veglie, ha ucciso con quattro coltellate, intorno alle due di notte, la moglie, quasi 39enne, Donatella Miccoli, nella loro camera da letto, all’interno della loro abitazione. Dopo aver passato la serata insieme ai loro due bimbi, rispettivamente di sette e due anni, alle giostre durante la festa del paese, i due sono rincasati. Una storia su Instagram di lei: “Insieme siamo la fine del Mondo”, la didascalia sotto la foto che ritrae la coppia apparentemente felice.

Questa sarebbe poi stata la goccia che avrebbe fatto traboccare un vaso già colmo e pieno dei litigi che i due facevano continuamente, soprattutto, a quanto pare, per la gelosia ossessiva di lui. E, proprio, un commento sotto la storia della donna, avrebbe fatto sbroccare Matteo, portando al litigio furioso e alle coltellate. Questo, almeno secondo alcune testimonianze, tra cui quelle di alcune amiche di Donatella, l’origine del loro “ultimo litigio”, uno dei tanti avuti per gelosia dalla coppia. Poi, la fuga di Matteo, che fa perdere le proprie tracce a bordo della Renault Clio di proprietà della moglie, è la chiamata alla madre, nella sua casa natale a Veglie: “Mamma, ho fatto un casino. Prendi i bimbi, mi uccido”. Questo succede dall’1.40, orario dell’omicidio, alle 5, orario in cui, secondo gli investigatori si sarebbe dato fuoco. In mezzo a quel vuoto di tre ore e mezza circa, il vagare nel nulla, tutta l’inquietudine di un uomo che sa di averla fatta grossa e che indietro non si torna più.

Sui resti di Matteo Verdesca, che è formalmente iscritto nel registro degli indagati per omicidio volontario, verrà svolto l’esame del DNA per fugare ogni dubbio sull’omicidio. L’importante retroscena, emerso nelle ultime ore, riguarda il fatto che nessuno dei due cellulari (sia quello di Matteo che quello di Donatella) sia stato trovato e, quindi, tutto lascia presupporre che Matteo li abbia portati entrambi con sé e che siano rimasti nell’auto in cui si è dato poi fuoco. Giovedì, intanto, sarà il giorno dell’autopsia che verrà svolta dal medico legale Vaglio. Poi, spazio ai funerali che non potranno essere svolti prima di venerdì. Confermata la presenza dell’arcivescovo Michele Seccia a presenziare il rito di Donatella.

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Carmelo Dimitri

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