La Corte d’Assise d’appello ha riconosciuto a Gabriele Bianchi le attenuanti generiche.
E’ stato condannato all’ergastolo Marco Bianchi mentre a suo fratello Gabriele, sono state riconosciute le attenuanti generiche, ed è stato condannato a 28 anni di carcere.
Questa la decisione della Corte d’Assise di Appello di Roma per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte ucciso nella notte tra il 5 e il 6 settembre del 2020 a Colleferro, in provincia di Roma.
La sentenza è arrivata alla fine dell’appello bis disposto dalla Cassazione limitatamente al riconoscimento delle attenuanti mentre la responsabilità penale per l’omicidio era già passata in giudicato.
“Non siamo dei mostri, siamo addolorati per quanto accaduto e chiediamo scusa alla famiglia di Willy”. E’ quanto hanno affermato i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, accusati dell’omicidio di Monteiro Duarte ucciso nel settembre del 2020 nel corso di un pestaggio a Colleferro, centro in provincia di Roma, nel corso di dichiarazioni spontanee davanti ai giudici della Corte d’Assise d’Appello.
“In questi anni sono stato descritto come una persona che non sono – ha detto Gabriele Bianchi -. Non vivevo di delitti, avevo una frutteria, mi svegliavo alle tre del mattino per lavorare. Io e mio fratello abbiamo commesso degli errori e siamo pronti a pagare”. L’imputato ha ribadito di “non avere mai colpito quella notte Willy, non l’ho toccato” e rivolgendosi alla madre della giovane vittima, presente in aula, si è detto “addolorato” per quanto avvenuto.
“Ho chiesto un incontro con familiari – ha proseguito – per poterli guardare negli occhi e se potessi cambierei le sorti di quella sera”. Marco Bianchi, in video collegamento, si è dichiarato “responsabile per il calcio al fianco dato a Willy ma non quando era a terra, mi dispiace per mio fratello che è stato coinvolto pur non avendolo mai toccato. Pagherò per la mia responsabilità, ma non siamo mostri. Non meritiamo tutto questo odio mediatico, spero in una pena giusta”.
“Le condanne non ci ridaranno Willy. Mi auguro che questi ragazzi apprezzino il fatto di essere vivi con un famiglia che li può vedere e sentire la loro voce. A noi di Willy è rimasta solo una fotografia e la sua voce è solo un ricordo lontano”. Queste le parole di Lucia, madre di Willy Monteiro Duarte dopo la sentenza dell’appello bis per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi.
“Mi auguro che i fratelli Bianchi imparino a rispettare gli altri e a fare in modo che un altra famiglia non viva quello che abbiamo vissuto noi”. Fonte Ansa
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