Pubblicato il 3 Novembre 2021
Le intense ricerche di tutti gli indagati nell’ambito dell’operazione “Magnetic box” fanno salire a 9 il numero di arresti e continueranno con la stessa solerzia per assicurare tutti i ricercati alla giustizia.
Nel pomeriggio del 2 novembre, personale della squadra Mobile dell’Aquila notificava l’ordinanza di misura cautelare nei confronti del 37enne cittadino kosovaro, ritenuto il capo dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, smembrata il 26 ottobre.
L’uomo, con altri quattro destinatari di misura cautelare, si era reso irreperibile sin dal giorno dell’esecuzione delle stesse, poiché fuggito in Kosovo.
Attraverso un attento monitoraggio dei voli in ingresso in Italia dagli aeroporti di Tirana “Madre Teresa” (Albania) e da quello di Pristina “Adem Jashari” (Kosovo), gli investigatori della Polizia di Stato accertavano che il rientro del catturando era previsto per il giorno 2 novembre. Ad attenderlo all’uscita passeggeri dell’aeroporto di Ciampino (Roma), in quest’occasione non c’erano però amici o familiari, ma il personale della squadra Mobile aquilana che unitamente ai poliziotti della Polizia di Frontiera, notificavano allo stesso il provvedimento restrittivo, associandolo di seguito al carcere romano di Regina Coeli.
Nei giorni scorsi, inoltre, è stato rintracciato e sottoposto agli arresti domiciliari anche un 21enne albanese, individuato in questo capoluogo dagli investigatori della sezione Antidroga, anch’esso colpito da misura ristrettiva emessa dal Gip del Tribunale dell’Aquila.
Le ordinanze di misure cautelari furono emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di L’Aquila su richiesta della Direzione distrettuale antimafia e della Procura della Repubblica di L’Aquila, nei confronti di 12 indagati.