L’inferno dove neanche nel peggiore degli incubi lo immagineresti. L’inferno dove dovrebbe regnare l’affetto, la sicurezza: dove le brutture dovrebbero restare all’esterno, lontane, tenute distanti dal conforto dei propri cari. Invece, il nido si è trasformato in una prigione, la peggiore, dove l’orrore era l’ingiusta pena da subire.
L’attività d’indagine condotta dal personale della Squadra Mobile di Foggia, coordinata dalla Procura, ha permesso di raccogliere importanti elementi per sostenere che l’uomo, in più occasioni, mediante abuso dell’autorità di nonno e con la violenza, avrebbe costretto le due nipoti, di età inferiore ai 14 anni, a subire e compiere atti sessuali.
La svolta è avvenuta quando una delle due vittime è diventata maggiorenne e avrebbe denunciato le violenze subite dal nonno.
Nel frattempo, l’uomo è stato raggiunto dal mandato di arresto nella sua abitazione ed è stato rinchiuso nel carcere di di Foggia.
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