L’incredibile ordinanza del sindaco: “In questo paese è vietato ammalarsi”

In provincia di Catanzaro c’è un paese, Belcastro, dove la guardia medica spesso è chiusa e dove la postazione 1-1-8 e il primo pronto soccorso utile distano diversi chilometri. Qual è dunque la soluzione del sindaco Antonio Torchia? Semplice: promulgare un’ordinanza che vieta di ammalarsi.

La provocazione del sindaco

Nella sua ordinanza il sindaco ha invitato i suoi concittadini ad evitare qualsiasi comportamento che possa comportare un rischio per la salute, poiché il paese di fatto è privo di copertura sanitaria.

Il sindaco, partendo dalla considerazione che quasi il 50% della popolazione è composta da anziani, ha elencato una serie di criticità che riguardano il paese, a partire dall’emergenza scoperta nelle ore notturne nei prefestivi e nei festivi. Un altro problema serio è rappresentato dalla chiusura “ormai cronica e a singhiozzo” della postazione di continuità assistenziale medica.

La postazione dell’1-1-8 più vicina si trova nel comune di Sersale e per di più non è neanche medicalizzata. Come se non bastasse il pronto soccorso più vicino si trova all’ospedale Pugliese di Catanzaro a circa 45 km/h. Per di più raggiungerlo in pochi minuti sarebbe impossibile non solo per la distanza, ma anche perché sulle strade provinciali vige il limite di 30 km/h fino a Catanzaro.

I comportamenti virtuosi da assumere

Alla luce di queste criticità il sindaco Torchia nella sua ordinanza ha espressamente vietato ai cittadini di Belcastro di evitare di contrarre qualsiasi malattia e patologia che possa aver bisogno di un intervento medico urgente e di assumere comportamenti pericolosi per la salute. Sono da scongiurare quindi gli incidenti domestici, non bisogna uscire troppo spesso, né viaggiare né fare sport ed è consigliabile restare a riposo a casa.

Tale ordinanza sarà in vigore “fino alla completa copertura giornaliera della postazione di continuità assistenziale”. L’ordinanza, che somiglia molto ad una provocazione, sta suscitando grande dibattito in paese e nell’intera Calabria. Tuttavia tale provvedimento, per quanto possa essere intriso di ironia e di provocazione, fotografa una situazione sanitaria drammatica in Calabria, anche perché molti altri paesi vivono una condizione simile a quella di Belcastro.