Il Pubblico Ministero della Procura di Oristano Marco De Crescenzo aveva chiesto il processo a carico dei due fratelli Carta, con udienza preliminare fissata per il 28 febbraio. Processo che si è concluso con una condanna a 19 anni e 4 mesi di reclusione ciascuno.
Malgrado i tentativi dei difensori di Rubens e Brian di alleggerire la posizione dei loro clienti sostenendo che non si sia trattato di omicidio volontario ma preterintenzionale e chiedendo anche la derubricazione del reato di rapina in tentata rapina, è stata accolta la richiesta del Pubblico Ministero, che domandava, appunto, 20 anni di reclusione ciascuno.
Dopo essere stati sentiti come testimoni, la loro posizione era presto cambiata, diventando prima sospettati, poi accusati del delitto. Più precisamente, accusati di omicidio, rapina e tentata rapina ai danni di Tonino Oppo, un altro anziano del paese, che il 6 dicembre dell’anno precedente era stato aggredito dai due fratelli, che si erano introdotti nella sua abitazione cercando denaro.
Oggi, come detto, l’epilogo giudiziario.
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