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Orrore a Pisa, freddato con un colpo di pistola davanti al figlio prima della processione

Pubblicato il 7 Ottobre 2024

Solo pochi giorni fa un uomo a Napoli fu freddato con un colpo di pistola davanti agli occhi del figlio 11enne, probabilmente per un debito di 5.000 euro. A distanza di pochi giorni si è verificato un altro omicidio dalle dinamiche piuttosto simili: un 37enne, di nome Beni Arshiaj, è stato freddato a Pisa, nella frazione di Oratoio, con un colpo di pistola alla testa verso le 21:00 di ieri sera, domenica 6 ottobre, sotto gli occhi del figlio. L’uomo era incensurato e padre di due bambini piccoli, una circostanza che rende ancora più misterioso l’atroce delitto.

Le dinamiche dell’omicidio prima della processione

L’uomo sarebbe stato ucciso nella corte della sua abitazione, mentre si stava recando alla processione prevista in occasione della festa della Madonna del Rosario. Le persone hanno sentito degli spari e, allarmate, hanno subito chiamato le forze dell’ordine che hanno rinvenuto il corpo senza vita del 37enne.

Secondo le testimonianze l’uomo era tornato da poco a casa e si trovava a bordo del furgone, ancora acceso all’arrivo dei poliziotti, e sarebbe stato raggiunto da proiettili di piccolo calibro, ma sono in corso tutti gli accertamenti del caso. Oltre alle ambulanze e alla polizia, come riferito da La Nazionale, sul luogo dell’omicidio sono arrivati anche i poliziotti municipali che hanno chiuso l’accesso alla strada. Le indagini proseguono sia per ricostruire la dinamica sia il movente di questo atroce delitto.

Il post choc dell’Unità Pastorale Riglione-Oratoio

Quanto accaduto ha sconvolto la comunità di Oratorio e la processione chiaramente è stata sospesa. Il parroco don Massimiliano, dalla pagina Facebook dell’Unità Pastorale Riglione-Oratoio, con la morte nel cuore ha scritto che questa processione dove essere un modo per ricordare le sofferenze e gli orrori della violenza e della morte. Quella stessa violenza e quella stessa morte, che sembrano a volte così lontane, sono invece piombate nella comunità di Oratoio.

Al suono gioioso delle campane, ha proseguito don Massimiliano, si è mescolato il suono freddo di colpi mortali. “Non abbiamo fatto la nostra processione stasera – ha concluso il post – e siamo tornati alle nostre case velocemente frastornati, stupiti, incuriositi, spaventati”.