Gli orrori indicibili di Hamas raccontati dai superstiti: “Donna violentata da più uomini e poi giustiziata. Uno scempio impossibile da dimenticare”

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Qualche giorno fa sul corpo di un miliziano di Hamas fu trovato un delirante messaggio in cui si ordinava di decapitare gli israeliani e strappare loro cuore e fegato.

Un ordine portato a termine secondo le dichiarazioni fatte da alcuni superstiti che hanno raccontato di terrificanti violenze commesse dai miliziani di Hamas il 7 ottobre, giorno che passerà alla storia come uno dei massacri più brutali di sempre.

Le violenze inenarrabili di Hamas

Come hanno spiegato alcune delle persone che sono sopravvissute alla furia cieca dei miliziani di Hamas, che secondo alcuni avrebbero agito sotto l’effetto di una potente droga sintetica, ci sarebbe stato ogni tipo di violenza.

Tra i tanti racconti raccapriccianti rivelati da Haaretz e riportati alla polizia israeliana c’è quello che riguarda una donna, come ha rivelato un testimone oculare: “Mi sono accorto che la stava violentando e poi l’ha passata a un’altra persona in uniforme”. La donna infine, secondo il racconto del superstite, è stata giustiziata con un colpo in testa e in seguito il suo corpo è stato mutilato.

Violenze simili erano già state riportate dall’organizzazione Zaka composta da volontari, che sono intervenuti sui luoghi del massacro per identificare i corpi straziati dai miliziani di Hamas. Erano stati proprio i volontari di Zaka a rivelare le agghiaccianti violenze perpetrate dai terroristi ai danni delle persone presenti nei kibbutz e di quelle che stavano partecipando al rave party, storie orribili che sono state confermate dai superstiti.

Le ammissioni parziali dei militanti di Hamas

La polizia israeliana ha dispiegato tutte le sue forze per individuare i responsabili del massacro e molti dei terroristi arrestati hanno ammesso le loro responsabilità, mentre altri hanno negato sostenendo che si trovavo in Israele solo per cercare lavoro.

La polizia ha spiegato ai media israeliani che intende procedere contro di loro anche senza prove, dal momento che non è stato possibile documentare le violenze di Hamas.

Uno dei militanti arrestati ha ammesso di aver guidato il massacro di una comunità ebraica, uccidendo e torturando soldati, guardie di sicurezza e residenti. Ha dichiarato che si è addestrato per anni a questa missione, che evidentemente Hamas stava progettando da tempo.

Ha inoltre aggiunto che ogni squadra aveva compiti ben precisi e avevano il permesso di uccidere bambini, poiché “cresceranno per essere soldati”, e di decapitarli per “seminare la paura tra gli israeliani”.

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Redazione Nazionale

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