Pubblicato il 12 Maggio 2023
Anche per il 2023 la Foundation for Environmental Education (Fee) ha assegnato i riconoscimenti di Bandiera Blu 2023 alle località marine, comuni e approdi turistici, che hanno rispettato una serie di rigidi requisiti.
La cerimonia di premiazione della 37esima edizione si è svolta questa mattina a Roma nella sede del Cnrr.
Rispetto all’edizione 2022 sono 16 in più i Comuni che hanno ottenuto l’ambito vessillo a livello nazionale, con 17 nuovi ingressi e soltanto un comune che non è riuscito a farsi riconfermare.
Nella graduatoria nazionale il primato spetta alla Liguria, con 34 località, seguita dalla Puglia che conta 22 riconoscimenti (quattro in più dell’anno precedente). Con 19 Bandiere Blu seguono Campania, Basilicata e Calabria; poi le Marche con 18, la Sardegna con 15, l’Abruzzo con 14, la Sicilia con 11. Il Lazio conferma i dieci premi ricevuti lo scorso anno. E restano invariate anche le 10 bandiere del Trentino Alto Adige, mentre l’Emilia Romagna vede premiate nove località con un’uscita e un nuovo ingresso. Nove sono anche le Bandiere conquistate in Veneto, mentre la Basilicata ne conferma cinque così come il Piemonte; ne conta poi due il Friuli Venezia Giulia e anche il Molise, la Lombardia infine sale a tre.
Come detto, sono 10 le località riconosciute meritevoli nella nostra regione: due in provincia di Roma (Anzio e Trevignano Romano) e le altre otto in provincia di Latina: oltre al capoluogo ci sono Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Fondi, Sperlonga, Gaeta e Minturno. Niente bandiera blu, invece, ancora una volta, per Ponza e Ventotene, mentre manca l’appuntamento anche Formia, a riconferma del fatto che la qualità delle acque è solo uno dei requisiti necessari, non l’unico.
La Fee ha dunque premiato le località con acque di balneazione risultate eccellenti negli ultimi quattro anni, così come risulta dalle analisi dell’Arpa realizzate nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio condotto dal Ministero della Salute. Un particolare rilievo è stato dato però anche alla gestione del territorio da parte delle amministrazioni comunali, considerando dunque il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la percentuale di allacci fognari, la gestione dei rifiuti, l’accessibilità e la sicurezza delle spiagge, la mobilità sostenibile, l’arredo urbano e l’educazione ambientale.