Pubblicato il 6 Novembre 2024
Poco tempo fa Fabrizio Miccoli si è recato alla Fondazione Falcone per riappacificarsi con Maria Falcone, la sorella del magistrato barbaramente ucciso nella strage di Capaci. Tra i due non solo è scoppiata la pace, ma sono state gettate le basi per un progetto destinato ad aprire una scuola calcio alla Kalsa, storico quartiere di Palermo. Con questo gesto Miccoli ha provato a riabilitare definitivamente la sua immagine, sporcata dopo alcune intercettazioni del 2011 quando l’ex calciatore insultò Falcone rivolgendosi a lui come “quel fango”.
La promessa di Miccoli: una scuola calcio per i giovani a rischio
Miccoli ha già scontato 3 anni e 3 mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso e si è sempre detto profondamente pentito per aver proferito quelle frasi offensive e ingiuriose verso il giudice Falcone, ribadendo la sua volontà di fare qualcosa di concreto per la città di Palermo, di cui è stato giocatore e capitano per anni. Maria Falcone ha accettato le sue scuse e insieme hanno discusso della possibilità di realizzare una scuola calcio alla Kalsa, un quartiere notoriamente difficile di Palermo, con l’obiettivo di salvare dalla strada i tanti ragazzi a rischio, sottraendoli ai tentacoli della mafia e della criminalità.
La Kalsa tra l’altro non è solo il quartiere dove sorge la Fondazione Falcone, ma ha dato i natali anche a Falcone, Borsellino e Mauro Lauricella, figlio del boss Salvatore “Lo Scintilluni”, con cui sembra che Miccoli avesse avuto contatti in passato, compresa un’estorsione ai danni di un imprenditore.