Pochi giorni fa Hamas aveva detto che avrebbe dato presto una risposta al piano di Israele per liberare gli ostaggi israeliani e finalmente è arrivata. Hamas ha proposto a sua volta il cessate il fuoco di 135 giorni suddiviso in 3 fasi, secondo quanto riportato nella bozza visionata dall’agenzia Reuters dopo la risposta alla proposta di Qatar ed Egitto.
Il primo step del piano di Hamas prevede il rilascio di donne, anziani, malati e maschi sotto i 19 anni tra gli ostaggi israeliani in cambio di donne e minori palestinesi detenuti.
Nella seconda fase è previsto il rilascio degli ostaggi uomini in cambio di altri detenuti palestinesi e il ritiro dei soldati israeliani da Gaza. Infine il terzo e ultimo step prevede la restituzione dei corpi.
Hamas inoltre avrebbe chiesto aiuti per la ricostruzione di Gaza, più il rilascio di altri 1.500 detenuti palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane e tra di loro almeno 1/3 è condannato all’ergastolo.
Secondo quanto riferito da Reuters nelle intenzioni di Hamas la guerra dovrebbe finire entro la fine della terza fase.
La palla adesso passa al premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha già dichiarato in tempi non sospetti di non essere disposto a sottoscrivere una pace con Hamas “a tutti i costi”. Dichiarazioni che avevano sollevato molte polemiche soprattutto dopo la denuncia di Aviva Siegel, ostaggio liberato, la quale aveva parlato di donne israeliane in mano ad Hamas vestite come bambole, stuprate e forse in stato di gravidanza. Tuttavia, secondo l’emittente israeliana Kan tv, il premier starebbe valutando la proposta.
Sempre secondo Kan tv il premier israeliano alla vigilia della mediazione di fine gennaio a Parigi aveva dato mandato a David Barnea, capo del Mossad, di concordare un cessate il fuoco senza consultare il Gabinetto di guerra, decisione che sarebbe stata discussa con la mediazione di Usa, Egitto e Qatar.
Israele non ha confermato quanto riportato da Kan tv, ma ha detto a Times of Israel di non avere ancora una risposta da dare ad Hamas. L’emittente ha inoltre riportato che Israele ha risposta al Qatar di essere pronta ad attaccare le postazioni di Hamas a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, se dovessero saltare i negoziati per gli ostaggi.
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