Pubblicato il 18 Aprile 2023
Gli italiani sono diventati sempre più inclini ai pagamenti digitali. A confermarlo è il Cashless Report 2023, condotto da Ayden e Ipsos: secondo la ricerca l’aumento delle transazioni cashless è stato del 63 per cento, tra pagamenti tramite carta e smart payment. I dati si riferiscono al 2022 e attestano un trend importante: il 45 per cento della popolazione campione ha usato almeno una volta un’app di pagamento, il QR Code e i wallet digitali per completare i propri acquisti, e il balzo di questa tendenza è stato del 32 per cento rispetto all’anno di riferimento 2021.
Le stime per l’anno in corso sono ottimiste, e ci si aspetta che i pagamenti digitali, non solo per mezzo delle carte, possano salire ulteriormente di 11 punti almeno, anche perché gli italiani hanno dimostrato curiosità verso i pagamenti biometrici e quelli per mezzo delle criptovalute.
Il successo dell’e-commerce e la sua penetrazione come abitudine di acquisto ormai consolidata a livello trasversale, sia nel campo dei prodotti che in quello dei servizi, hanno fatto da motore trainante alla rivoluzione cashless, grazie anche ai numerosi sistemi di pagamento digitale resi possibili dalla Rete.
Gli italiani, soprattutto durante il periodo Covid, hanno dunque iniziato ad avere fiducia dei mezzi di pagamento per via telematica, per necessità, ma anche perché le transazioni online sono via via diventate a prova di sicurezza, grazie a innovazioni come l’impronta digitale di riconoscimento e la doppia autenticazione con codice usa e getta.
Se la digitalizzazione applicata ai pagamenti sta ottenendo uno slancio senza precedenti, vero è che molti italiani sono ancora radicati agli acquisti in loco: il fenomeno si chiama “omnicanalità”, e con questo termine si intende una tendenza allo switch tra il canale fisico e quello telematico. Il 67 per cento della popolazione, sempre secondo la ricerca di Ayden e Ipsos, si dimostra incline a un tipo di shopping ibrido, e molte soluzioni di pagamento vengono incontro a questo genere di approccio al commercio.
Carte prepagate: è boom
Le carte prepagate, tra tutti i metodi di pagamento digitali, sono tra i sistemi più usati dagli italiani. Se wallet e criptovalute sono del tutto svincolati dal canale fisico, le carte prepagate sono invece card materiali, da tenere nel portafogli ma utilizzabili anche online, per ogni tipo di transazione. In questa natura delle carte prepagate si concentra l’idea base dell’omnicanalità e, secondo i dati, già nel 2021 le transazioni per mezzo delle ricaricabili hanno raggiunto un volume di 54 miliardi di euro e una crescita del 34,7 per cento. Rispetto alle carte di credito o debito tradizionali, le prepagate hanno il vantaggio di consentire acquisti soltanto col denaro realmente disponibile e dunque non permettono saldi negativi o conti in rosso.
Postepay Digital: il prodotto dell’anno
Tra tutte le prepagate, la Postepay del Gruppo Poste Italiane rientra nella scelta della gran parte degli italiani: il modello “Evolution”, che ha in dotazione un codice IBAN, ha raggiunto infatti un numero di emissioni di 8,4 milioni, dalla data di lancio, ovvero il 2014.
Le caratteristiche della carta permettono una versatilità d’uso che spazia attraverso le attività più svariate: c’è chi con Postepay Evolution sceglie di effettuare bonifici e postagiro, chi la usa per accreditare stipendi e pensioni, chi pagare gli F24 o il bollo auto. La sicurezza del mezzo, incentrata sul codice OTP a ogni utilizzo, l’ha reso popolare anche per specifiche attività che necessitano di particolare attenzione, da chi decide di prelevare le vincite al casinò con Postepay quale sistema di pagamento riconosciuto, a chi invece la sceglie per domiciliare le utenze domestiche.
Nello stretto ambito dell’e-commerce, inoltre, Postepay si può usare per comprare nei negozi online italiani ma anche esteri, poiché punta sui circuiti Mastercard ma anche sull’integrazione a Google Pay e Apple Pay, nel caso di pagamenti contactless e di operazioni specifiche come gli accessi alle reti della metropolitana, ad esempio.
Come ormai quasi tutti i sistemi innovativi di pagamento, la Postepay è diventata molto più di una semplice carta ricaricabile: si pensi, ad esempio, all’incentivo del cashback, che consente di ottenere rimborsi del 20 per per cento sulle spese sostenute presso i negozi aderenti all’iniziativa del Gruppo Poste, anche durante i saldi stagionali.
Il successo di Postepay è stato confermato, oltre che dalle sottoscrizioni e dalle emissioni delle carte, anche da un recente riconoscimento: la carta Postepay Digital è infatti stata eletta “Prodotto dell’anno 2023”, un premio attribuito dalle valutazioni di 12 mila utenti del prodotto. A contribuire al riscontro positivo tra i consumatori, c’è da segnalare anche la semplificazione dei processi di acquisto tramite l’abilitazione dello SPID, la nota identità digitale che rappresenta una soluzione di sicurezza senza precedenti.
A questo proposito, un dato importante emerge dalla ricerca condotta da Ayden e Ipsos, sopra menzionata: la comodità, la velocità e la sicurezza sono i motivi principali che spingono gli italiani all’uso di pagamento digitali, con percentuali di importanza, rispettivamente, del 55, 51 e 29 per cento.