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Palermo, addio a Biagio Conte: morto il missionario laico che aiutava i poveri

Il missionario Biagio Conte aveva 59 anni e si era sempre battuto per la difesa dei diritti dei poveri.

Pubblicato il 12 Gennaio 2023

Dopo una lunga malattia si è spento questa mattina all’età di 59 anni Biagio Conte, il missionario laico che portava avanti le sue battaglie per difesa dei diritti delle persone indigenti a Palermo, dove nel 1993 aveva fondato la Missione Speranza e Carità.

Negli ultimi istanti della sua vita si sono stretti attorno a lui i volontari e gli ospiti della comunità e a questa missione sta partecipando anche il vescovo del capoluogo siciliano Corrado Lorefice. Conte nelle provincia di Palermo aveva fondato ben nove comunità ed era figlio di imprenditori edili.

A tre anni venne portato in Svizzera in convento di suore e solo sei anni dopo ritornò a Palermo per essere portato al collegio San Martino delle Scale, nel quale rimase per quattro anni. A 16 anni decise di lavorare nell’impresa edile della famiglia abbandonando così la scuola, ma nel 1983 una crisi spirituale lo porta a trasferirsi a Firenze.

Nel maggio del 1990 decide di fare la vita da eremita andando a vivere nelle montagne dell’Isola e facendo un viaggio a piedi fino ad Assisi. Il suo cammino viene continuativamente documentato dalla trasmissione di Raitre Chi l’ha visto? ed ecco in seguito un ritorno a Palermo per salutare i familiari e per trasferirsi in Africa come missionario, ma la condizione nella quale versa la sua città lo porta a prestare assistenza ai senzatetto della Stazione Centrale.

Per pubblicizzare ciò organizza anche proteste e digiuni che lo portano nel 1993 a fondare la Missione Speranza e Carità. Nel 2014 la spossatezza per i suoi pellegrinaggi gli schiaccia le vertebre e lo costringe a stare su una sedia rotelle. Guarisce da questa malattia immergendosi nelle acque di Lourdes e nel 2018 in segno di protesta contro la povertà comincia a dormire per strada, precisamente sotto i portici del Palazzo delle Poste Centrali con uno sciopero della fame di dieci giorni.

Nel frattempo la Regione finanzia l’ampliamento della struttura di via Decollati e sulla sua vita è stato girato anche un film del regista palermitano Pasquale Scimeca intitolato Biagio.