Pubblicato il 6 Agosto 2021
Un nuovo reparto di terapia intensiva con 17 posti letto e 4 nuove sale operatorie è stato aperto all’interno del polo di emergenza del Policlinico “Giaccone” di Palermo sono stati consegnati ieri (5 Agosto) dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, assieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza e al commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria policlinico, Alessandro Caltagirone.
«Oggi – ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ai giornalisti presenti – facciamo un altro passo avanti verso uno degli obiettivi che ci siamo dati all’inizio della pandemia: eliminare la carenza di posti di terapia intensiva ereditata dal passato. Ci stiamo riuscendo grazie all’istituzione della struttura commissariale, attraverso la quale ovunque in Sicilia abbiamo creato nuovi reparti. Adesso Roma deve invece aiutarci a trovare i medici rianimatori, che mancano in tutta Italia. Non sappiamo come si evolverà la pandemia ma stiamo tenendo tutto sotto controllo, il sistema sino ad ora ha retto perfettamente e lavoriamo affinché decine e decine di cantieri possano migliorare l’offerta sanitaria e ospedaliera dell’Isola, per renderla competitiva con quella di altre regioni italiane».
La nuova terapia intensiva è dotata di 4 postazioni per isolamento aereo e da contatto. In questo modo sarà possibile gestire in maniera avanzata pazienti con sepsi, shock settico o insufficienza respiratoria grave, tale da richiedere una terapia con Ossigenazione extracorporea. I 17 nuovi posti si aggiungono a quelli già presenti e ai 7 inaugurati a gennaio che hanno permesso di liberare altri spazi e gestire la fase più acuta di emergenza covid.
Nel polo di emergenza-urgenza, sullo stesso piano, è stato realizzato e completato anche il complesso operatorio, dotato di 4 nuove sale operatorie con annesse sale di preparazione e risveglio, e anche un reparto di degenza di 14 posti letto. Tale assetto logistico favorisce al meglio il percorso di assistenza del paziente che trova vicine e interconnesse l’area operatoria, la parte intensiva e le degenze.