Pubblicato il 12 Novembre 2022
Alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è stata scoperta la targa all’ingresso. Presenti anche Lucia e Manfredi Borsellino, figli del giudice ucciso in via D’Amelio, e Maria Falcone, sorella di Giovanni.
All’interno dell’aula bunker è stata allestita anche la mostra fotografica dell’Ansa “L’eredità di Falcone e Borsellino” che in questi anni è stata ospitata nelle scuole di tutte le regioni italiane.
Con queste parole il presidente della corte d’appello di Palermo Matteo Frasca ha aperto la cerimonia.
“In quest’aula, esempio unico di efficienza nell’edilizia giudiziaria, costruita in sei mesi per lo svolgimento del maxi processo, grazie al lavoro unico di Falcone e Borsellino, alle loro intuizioni e alla loro rivoluzionaria consapevolezza della specificità Cosa nostra si è potuto celebrare un dibattimento che ha segnato la storia della lotta alla mafia”, ha aggiunto Frasca, ricordando l’isolamento e gli attacchi subiti specialmente da Falcone e il senso dello Stato dei due giudici che, nonostante le difficoltà, non si sono mai fermati e hanno sempre manifestato il loro rispetto per le istituzioni”.
La giornata-evento dedicata alla memoria si ripeterà il prossimo anno in data da comunicarsi a Firenze grazie alla collaborazione di Anm Firenze per ricordare il trentennale della strage di Via dei Georgofili del 1993.