Pubblicato il 26 Novembre 2021
E’ stata bocciata dal consiglio comunale con un emendamento approvato ieri sera in aula – con 21 voti a favore, 9 contrari e 3 astenuti, una delle opere simbolo dell’amministrazione di Leoluca Orlando; la Linea A del Tram che avrebbe dovuto collegare l’asse centrale della città costituito da via Roma e via Libertà.
La decisione dell’aula potrebbe pregiudicare la realizzazione dell’opera, che prevede intanto altre tre linee e poi altre tre, per complessivi 700 milioni di finanziamenti.
E’ “un atto di irresponsabilità politica che produce danni incalcolabili per la città e che l’amministrazione comunale cercherà di limitare – sostiene il sindaco Leoluca Orlando – facendo valere la evidente illegittimità di questa scelta amministrativa in ogni sede competente”.
“Siamo in presenza di una scelta palesemente illegittima – prosegue la nota dell’amministrazione comunale – anche per eccesso di potere e contraddittorietà”.
Soddisfazione per la bocciatura della Linea A del tram viene invece espressa dalla Lega: “una battaglia che conduciamo dall’inizio della consiliatura, non perché contrari all’idea del tram in generale, ma perché questo progetto avrebbe devastato la nostra città”, dichiarano i consiglieri Marianna Caronia e Igor Gelarda.
Opposta la posizione dei consiglieri comunali, Massimo Giaconia, Valentina Chinnici, Claudia Rini, Rosario Arcoleo, Milena Gentile, Barbara Evola, Katia Orlando Fausto Melluso e Marcello Susinno di Avanti Insieme, Sinistra Comune, Partito Democratico:
“La maggioranza di centrodestra del Consiglio Comunale ha fatto un grave sfregio alla nostra città, stralciando dal progetto tram la “Linea A” che era il fulcro di un sistema tram completo. Questo determinerà un danno di cui si dovrà assumere la responsabilità politica, in special modo, chi si è presentato alle elezioni affermando di volere il tram, poi ha votato due piani triennali che prevedevano tutte le linee e, oggi, ne chiede lo scalpo per consumare una squallida vendetta politica a scapito della città. Via Libertà non è stata liberata, è stata privata di un’infrastruttura che aveva i pareri di tutti gli enti di controllo e che non l’avrebbe affatto snaturata. Uno stralcio che con tutta evidenza mette a rischio l’intera opera che ora subisce una battuta di arresto che certamente peggiora, ritarda e compromette l’opera definitivamente. Questa non è politica ma arroganza e strumentalità, e questo partito che va da Ugo Forello a Francesco Bertolino al Presidente del Consiglio Totò Orlando, da Mimmo Russo alla Lega, e che si è nutrito di menzogne diffuse impunemente, stasera festeggiava in aula quello che è un disastro per la nostra comunità. Abbiamo voluto votare l’atto favorevolmente, in coerenza con la protesta attuata per sbloccare altri importanti interventi come la ristrutturazione degli asili nido Mimosa e Galante, progetti di illuminazione pubblica del valore di 40 mln di euro che riguardano in particolar modo le periferie. Questi e altri interventi sono stati bloccati per mesi, con discussioni inutili, da chi ha voluto attendere di avere i numeri per portare a compimento un simile scempio. La nostra battaglia per una città che colleghi le periferie al centro in maniera efficiente e democratica continua in tutte le sedi
opportune”.
Immagine di repertorio