Pubblicato il 13 Novembre 2024
Lo Zen è uno dei quartieri più difficili di Palermo, abbandonato a se stesso, dove la criminalità sembra purtroppo l’unica strada possibile. Eppure c’è un manipolo di uomini e donne che non vogliono arrendersi: sono i carabinieri della stazione Palermo di San Filippo Neri che, una volta finito il turno, dedicano il loro tempo libero ai bambini del quartiere aiutandoli a fare i compiti.
I carabinieri diventano maestri dei bambini nel doposcuola
Al quartiere Zen sorge L’Albero della Vita Onlus, una realtà nata per donare una speranza ai bambini che qui sono impegnati nel laboratorio didattico ImpariAmo, destinato a contrastare l’abbandono scolastico e la dispersione implicita, due fenomeni purtroppo molto diffusi ne quartiere dove i piccoli non sempre vengono seguiti dalle famiglie.
Ed è qui che molti carabinieri volontari svestono idealmente la divisa di tutore dell’ordine per indossare quella di maestro di doposcuola dopo aver finito il turno. Tra i casi più emozionanti c’è quello di Alice (nome di fantasia), che ha studiato insieme a Sonia, carabiniere della Stazione, la geografia. Sonia ha incoraggiato spesso Alice, dicendosi convinta che avrebbe portato a casa un bel 9.
E, dopo tanto studio e sacrificio, Alice è riuscita davvero a prendere 9 in geografia e la prima cosa che ha fatto è stata correre in caserma per annunciare alla sua maestra del doposcuola il bellissimo voto preso.
Tra i tanti maestri del doposcuola c’è anche il luogotenente Davide De Novellis, diplomato al Conservatorio in Pianoforte, che mette a disposizione dei bambini le sue conoscenze sulla musica. De Novellis, pur ammettendo che sia difficile parlare coi bambini di alcuni argomenti, ha detto che il loro compito è dare loro una speranza di un futuro migliore.
Il maestro del doposcuola arresta il padre: “Li ho fatti i compiti!”
C’è stato un altro episodio che ha evidenziato la grande ingenuità dei bambini, ma anche la loro innocenza. Un carabiniere, che di giorno aveva aiutato un bambino con i compiti, di notte ha fatto irruzione in casa sua per arrestare il padre. Il bimbo, convinto che il carabiniere fosse lì per lui, con la voce assonnata e nel suo pigiamino ha detto: “Perché sei qua? Guarda che li ho fatti i compiti!”.
Episodi che fanno riflettere e che dimostrano quanto sia sottile il confine tra legalità e criminalità in quartieri come lo Zen di Palermo. Eppure i carabinieri credono che queste periferie possano ancora riscattarsi, a patto di non abbandonare i più piccoli poiché così facendo li si rende vittime due volte dello stesso sistema che li ha abbandonati.
Le visite in caserma
Oltre al doposcuola, sono tante le iniziative che i carabinieri mettono in piedi con l’aiuto dei volontari per insegnare ai bambini il valore della legalità. Sono diverse le visite organizzate in caserma, nella sala della memoria, dove le scolaresche possono conoscere le storie dei veri eroi siciliani che hanno dato la vita per combattere la mafia e la criminalità. Tra quesi c’è Carlo Alberto Dalla Chiesa, il generale ucciso dalla mafia a Palermo il 3 settembre 1982, al quale è dedicato uno spazio espositivo dove si conserva ancora la divisa. In vista del prossimo Natale sono previste feste natalizie con la consegna di doni golosi ai bambini, iniziative sostenute dal programma nazionale di contrasto alla povertà “Varcare la Soglia”.