Pubblicato il 11 Novembre 2023
Ancora polemiche provocate da uno scontrino. L’ultima è scoppiata sui social per un sovrapprezzo in un’enoteca del porto di Palermo, alla Marina Yatching.
Lo scontrino complessivamente era da circa 49 euro, ma il cliente in questione ha avuto da ridire per la voce, effettivamente particolare, “apertura tappo” segnata con otto euro. Una parte di servizio al tavolo che ha fatto lievitare il prezzo di una bottiglia di spumante da 16,99 euro a 24,99.
La cifra è stata ritenuta ingiusta dai clienti e quello scontrino è diventato virale sui gruppi social dedicati al mondo del food. La polemica è arrivata anche ai proprietari, che poi hanno dato una spiegazione.
Il proprietario ha spiegato che l’apertura del tappo va considerata come una parte di un servizio al tavolo offerto all’utenza: “Se il vino sa di tappo, l’utente può richiederne il cambio. Ma se il motivo del mancato consumo della bottiglia richiesta è da ricercarsi tutto in un fattore meramente di gusto soggettivo, chi ha ordinato la bottiglia deve pagare l’apertura della stessa, ovviamente ormai inutilizzabile per un altro cliente. Inoltre, i vini venduti nell’attività in questione sono gli stessi di un punto vendita retail a essa associata. Insomma il prezzo della bottiglia integra è quello del supermercato ma la bottiglia aperta di fatto prevede una sorta di servizio al tavolo e il prezzo ricomprende quello che potrebbe andare sotto coperto, servizio e così via. Il costo della bottiglia diventa quello che troveremmo al ristorante e non quello del supermercato”.
Il ristoratore ha, comunque, spiegato che migliorerà la comunicazione di quel servizio offerto e che chiarirà meglio la voce nello scontrino.