Pubblicato il 13 Settembre 2021
«Gli ultimi provvedimenti e le fantasiose dichiarazioni del Presidente del Consiglio comunale di Palermo appaiono totalmente discrezionali e suonano quantomeno fuori luogo.
Dichiarare che non sussistano ragioni in tema di sicurezza per non tornare a riunirsi esclusivamente in presenza nelle sedute di Consiglio comunale, nelle commissioni e nei Consigli di circoscrizione è un’affermazione facilmente confutabile, alla luce dei numeri della curva epidemiologica nel nostro territorio.
Peraltro, non si tiene conto della specificità dell’organo elettivo, i cui componenti non sono tenuti all’esibizione di un green pass, ma che per l’espletamento delle proprie funzioni devono ricorrere al supporto di dipendenti della pubblica amministrazione sottoposti a specifici datori di lavoro che devono garantire loro chiare condizioni di
sicurezza.
E ancora, i presupposti della disposizione n. 7 del 24/03/2020 a firma del Presidente, che lo stesso Salvatore Orlando avrebbe arbitrariamente revocato con propria nota prot. n. 919006 del 08-09-2021, sono oggi ancora validi, soprattutto per quel che riguarda la Sicilia, fanalino di coda nelle vaccinazioni, e che è recentemente tornata in fascia gialla.
Nella nota di revoca, non si fa alcun cenno a quelle ragioni, fatti, circostanze e/o motivi di interesse pubblico eventualmente sopravvenuti, che abbiano indotto la Presidenza ad adottare la revoca della disposizione che ammetteva la necessità e l’opportunità di riunirsi “a distanza” per mezzo di un supporto telematico.
Inoltre, come si legge in un parere reso dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, spetta all’autonomia dei Consigli decidere sull’opportunità di tornare a riunirsi in presenza.
Giova precisare che nell’ordinamento regionale siciliano, ex art.24 legge Regione Siciliana n.44/1991, l’Amministrazione preposta alla vigilanza è il Dipartimento regionale delle autonomie locali presso l’omonimo Assessorato.
A tal proposito, in data odierna ho sottoscritto, unitamente ad altri Consiglieri comunali, una formale diffida indirizzata al Presidente del Consiglio, nella quale si chiede di voler integrare la Convocazione delle sedute di settembre, prevedendo la partecipazione ai lavori d’Aula in modalità mista, e non esclusivamente in presenza,
ottemperando a quanto stabilito nella conferenza dei capigruppo del 31 agosto 2021.
A parere di chi scrive, sarebbe opportuno far prevalere il principio di precauzione sino alla cessazione dell’emergenza sanitaria, tutelando da una parte il pieno esercizio delle prerogative politiche di quei Consiglieri che possono trovarsi in condizione di fragilità diretta o indiretta e al contempo riducendo al minimo l’impiego “in presenza” del personale alle dipendenze del Comune».
Lo dichiara la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale, Rosalia Viviana Lo Monaco (nella foto d’apertura)