Pubblicato il 7 Ottobre 2021
Il 7 ottobre 1986 a Palermo, Claudio Domino, un bambino di soli 11 anni, veniva ucciso da un killer probabilmente mandato da Cosa Nostra.
Oggi, trentacinque anni più tardi, Palermo ricorda Caludio con diverse iniziative: Stamane, davanti alla sua lapide, in via Domino, sono stati lasciati volare in cielo 109 palloncini simboleggianti le anime dei bambini uccisi dalle mafie. Dalle 12:30 invece, di fronte alla Cattedrale di Palermo, si terrà “Le classi dai banchi vuoti“, un incontro con alunni delle scuole Palermitane. Di seguito la lettera che la madre di Claudio ha scritto su Facebook.
“Ogni anno il 7 ottobre dopo la cerimonia davanti la lapide la messa e il cimitero rientriamo a casa ci isoliamo dal mondo chiusi nel nostro dolore – scrive la donna su Fb – Quest’anno è un anno diverso, dopo la trasmissione del 5 maggio di Atlantide sul La7 . Abbiamo deciso che dovevamo dare voce a nostro figlio e a tutti 108 bambini vittime innocenti di mafia. L’evento che sarà dedicato a tutti i bambini ha come titolo “Le Classi dai Banchi Vuoti” perché a nessun bambino deve essere negato il diritto di sedersi in un banco scolastico o ad avere recisa la vita. Guardando questa bellissima locandina fatta dall’ amica Prof.ssa Rosanna Melilli, due sere fa mi venne in mente un sogno che avevo fatto quando tu Claudio compisti 18 anni.
Quel giorno – prosegue la donna nel suo post – ho sognato che entravi in fila in Cattedrale con tanti altri ragazzi, eri vestito come un cadetto dell’Annunziatella di Napoli, pantaloni bianchi camicia bianca e giubbino celeste, che spettacolo bellissimo eravate tutti insieme, nel sogno mi dicevi “Adesso sono un Cadetto di Dio pero’ quando tu mi mi vuoi vedere chiamami chiederò il permesso e verro’ da te e da papà. Quel sogno dopo 17 anni si sta avverando, sarete sul Sacrato della Cattedrale di Palermo con questi tre giorni dedicati a tutti voi Claudio…
I semini se li tratti con amore non muoiono mai e voi piccoli semini fino a quando sarete ricordati sarete per sempre vivi. La terra di Claudio la Sicilia è terra di amore di arte di cultura di bellezza di paesaggi di sole di mare di legalita’ di sport, rispettando tutte le normative ministeriali covid vi aspettiamo, veniteci a trovare nel bellissimo Sacrato della Cattedrale“.
Il ricordo del sindaco Leoluca Orlando
“Sono passati trentacinque anni dall’omicidio del piccolo Claudio Domino ma ancora oggi permangono troppe zone d’ombra che allontanano verità e giustizia. Per questo ricordare Claudio è un dovere civile, coltivarne costantemente la memoria è l’unica maniera per continuare ad interrogarsi su un delitto che ha scosso Palermo. La città da quel 7 ottobre 1986 è sicuramente cambiata e lo conferma l’importante partecipazione delle istituzioni, dei tanti ragazzi e cittadini impegnati nel portare avanti la storia non solo di Claudio ma anche dei 109 bambini uccisi dalle mafie. Una strage che non dobbiamo dimenticare. In tal senso l’installazione “Le classi dai banchi vuoti” realizzata con 109 banchi vuoti sulle cui sedie sono apposte 109 magliette bianche con i nomi dei bambini vittime delle mafie ha un grande significato. Voglio ringraziare i genitori di Claudio Domino che con forza e coraggio portano avanti la memoria del figlio chiedendo verità e giustizia. Questo anniversario è un’ulteriore occasione per affermare la sacralità del diritto alla vita mortificato dalla violenza che si abbatte sui bambini”.
Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando ricordando Claudio Domino ucciso il 7 ottobre 1986. Stamani, davanti la lapide, nella strada che porta il suo nome si è svolta una cerimonia commemorativa. Presente in rappresentanza del Comune di Palermo l’assessora Martorana.