Pubblicato il 18 Giugno 2024
Lo scorso anno un rogo provocò la produzione di gas tossici.
Ha bruciato per tutta la notte la discarica del Comune di Palermo a Bellolampo gestita dalla Rap.
Le fiamme sono state alimentate dal vento di scirocco.
Questa mattina, 18 giugno, restano attivi solo alcuni piccoli focolai al momento sotto controllo da parte di alcune squadre dei vigili del fuoco per evitare che l’incendio possa ripartire.
Complessivamente sono state impegnate almeno sei squadre dei vigili del fuoco nel corso della notte.
L’incendio di Bellolampo: da dove è partito
Le fiamme da una prima ricostruzione hanno interessato la telatura di una vasca in fase di riempimento. “L’Incendio è divampato nella 7 vasca della discarica di Bellolampo attualmente in uso – spiega Salvatore Cocina capo della protezione civile -.
Siamo in contatto con il presidente della Rap Giuseppe Todaro e il direttore Massimo Collesano, che è sui luoghi, e con il nostro servizio di Palermo. L’azienda è subito intervenuta con i mezzi di movimento terra disponibili. L’incendio si è però sviluppato, complice un leggero vento da sud est. Rap ha chiamato rinforzi e al momento operano diverse squadre vigili del fuoco, due autobotti della provincia e un nostro mezzo grande e uno piccolo di protezione civile. Il rogo è ora contenuto con la terra smossa da escavatori di Rap oltre che dall’acqua delle lance dei pompieri. Il sindaco è stato invitato a emettere ordinanza a salvaguardia della popolazione.
L’ipotesi della chiara origine dolosa
“Per orari e modalità si propende per una chiara origine dolosa”. Lo scorso anno un altro incendio nella discarica provocò l’allarme diossina con la formazione di gas tossici che furono rilevati a chilometri di distanza dall’impianto. Fonte Ansa