Pubblicato il 12 Dicembre 2024
L’indagine sull’università fittizia italo-bosniaca Jean Monnet di Palermo ha raggiunto un punto cruciale. I finanzieri del Comando provinciale hanno applicato un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza, disposto dalla Procura e successivamente confermato dal giudice per le indagini preliminari (gip), per una somma superiore a 3,5 milioni di euro. Il sequestro è stato eseguito nei confronti della fondazione Zaklada Europa, responsabile della gestione delle attività formative del Dipartimento di Studi Europei Jean Monnet.
La fondazione Zaklada avrebbe omesso di dichiarare al fisco le tasse scolastiche, comprese tra 3.500 e 26.000 euro annui, versate da oltre 800 studenti provenienti da tutta Italia per frequentare corsi di laurea e scuole di specializzazione, principalmente in ambito sanitario, che non erano riconosciuti dal Ministero dell’Università.
Le indagini hanno rivelato che, sebbene formalmente appartenente a una fondazione regolata dal diritto croato, l’organizzazione ha operato in Italia a partire dal 2020, offrendo corsi di laurea in lingua italiana con il coinvolgimento di professionisti e docenti locali di Palermo.
Personaggio principale della vicenda è Salvatore Giuseppe Messina, fondatore e membro del consiglio di amministrazione della fondazione Zaklada Europa che prometteva lauree in medicina, veterinaria e fisioterapia mai riconosciute.