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Palermo, “Vergognatevi”, protesta dei percettori di RdC contro gli aumenti ai deputati

I manifestanti precettori del Reddito di Cittadinanza si sono radunati davanti alla sede dell’Ars.

Pubblicato il 16 Febbraio 2023

Questa mattina a Palermo i percettori del Reddito di Cittadinanza si sono radunati davanti alla sede dell’Assemblea Regionale Siciliana per protestare contro l’aumento di 890 euro nelle busta paga dei deputati regionali scattato quest’anno per via dell’adeguamento Istat delle indennità, previsto da una legge regionale del 2014.

Tra le parole urlate “Vergogna!” e “I veri parassiti sono in Parlamento”, quest’ultima apparsa in uno striscione. Le parole di Gianfranco Micciché sull’indennità da parlamentare che lo porta ad arrivare a fine mese avevano generato polemiche e Davide Grasso, presidente dell’associazione “Basta Volerlo”, ha detto: Un po’ come il reddito di cittadinanza no? Anche i percettori di reddito non hanno ville, né yacht e non arrivano alla fine del mese; strano però che nessun deputato regionale abbia perso neppure un attimo di sonno per difendere i miseri 594,77 euro che in media vengono erogati a un percettore in Sicilia. 594,77 euro che permettono a 228.162 beneficiari, di pagare la luce e il pane, non gli yacht e le ville”.

I manifestanti hanno detto oggi: “I nostri rappresentanti nel Parlamento siciliano hanno persino rinunciato a dormire venerdì notte per difendere e far valere le proprie idee, per tutelare i propri elettori e assicurarsi l’aumento del loro stipendio. Ci sarebbero stati altri milioni di problemi per cui avremmo voluto vedere i nostri deputati svegli fino a tarda notte: la disoccupazione, l’emigrazione forzata, il dissesto idrogeologico, l’istruzione, la sanità, l’inquinamento, l’università. A tutto questo, purtroppo, non ci hanno pensato“.