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Pamela Mastropietro

Pamela Mastropietro: la madre scrive all’assassino della figlia

Pubblicato il 23 Agosto 2024

“Roma, 23.08.2024. Oseghale, è l’Amore di mia figlia e per mia figlia che oggi, giorno del suo 25° compleanno, mi spinge ad impugnare la penna e scriverti. Ti scrivo con il cuore Trafitto ma Pieno di Speranza!”, comincia così la lettera scritta da Alessandra Verni.

La madre di Pamela Mastropietro, la giovane romana violentata, uccisa e fatta ritrovare a pezzi  in una valigia il 30 gennaio 2018, nella provincia di Macerata, nelle Marche, l’ha pubblicata sui social.

La donna offre il suo perdono all’assassino, Innocent Oseghale, condannato in via definitiva, e gli chiede di incontrarsi il carcere e di parlare, di sapere perché lo ha fatto e se è verametne pentito, come le ha scritto in una lettera del 10 maggio 2023.

Gli propone di avviare insieme un percorso di giustizia riparativa, in nome dei figli di entrambi. Si seguito il testo integrale della lettera.

“La perdita di mia figlia, causata da te/ voi, ha lasciato una Ferita Enorme e Incolmabile nella mia vita. Le parole non possono descrivere il Dolore e l’ Angoscia che provo ripensando a quello che ha subito Pamela da parte vostra”, prosegue nella lettera.

“L’ultima tua lettera risale al 10 maggio 2023, giorno in cui Stefano è Volato in Cielo dalla nostra bambina. Hai sempre ribadito il tuo pentimento, chiedendo il nostro perdono…Perdono, parola difficile da pronunciare e ancor più difficile da praticare, soprattutto di fronte ad un Crimine così Atroce, Disumano e Demoniaco”, scrive ancora.

“Sento, però, che è arrivato il momento di affrontare questo dolore in modo Costruttivo. Accetta questo regalo che, oggi, dal Cielo ci donano. È una Grande Occasione, un’opportunità per entrambi:

Per me un passo fondamentale nel mio percorso di Crescita e Guarigione nella ricerca di una Pace interiore

Per te un modo per redimerti e capire l’Enormità del Dolore che hai causato e lavorare per Cambiare, per fare qualcosa di Buono nonostante tutto”, spiega.

“Per questo motivo chiedo pubblicamente di incontrarti in carcere, luogo protetto .Voglio guardarti negli occhi e chiederti la Verità. Voglio provare a cercare di capire perché e come sei arrivato a compiere un atto così Terribile! Se fosse successo a tua figlia cosa avresti fatto??? Spero che da questo incontro possa emergere un barlume di Umanità e di Verità che possa portare ad una Profonda Riflessione. Sono consapevole che questo percorso è difficile e doloroso ma credo fermamente in questo incontro. Non cerco vendetta ma Verità, Giustizia e Pace. Non sarà facile né per me né per te ma non aver paura …il mio Fuoco interiore ora vuole Costruire, non distruggere”, aggiunge.

“Se è vero il tuo pentimento, approfitta della giustizia riparativa per richiedere un incontro con me. PUOI FARLO!!! Anche tu sei genitore ed un giorno, quando i tuoi figli scopriranno la verità su di te, fai in modo che dal nostro incontro, possano almeno apprezzare una cosa di te: il tuo gesto di pentimento sincero davanti ad una madre a cui hai tolto in maniera Disumana la sua Amata bambina . Non rendere anche loro schiavi del dolore e della rabbia. Questa è una Grande Prova e Forza d’ Amore per i nostri figli e per noi stessi! Rimango in attesa di una tua risposta. Alessandra”, conclude.