“Quando si parla di legalità, e di contrasto alla criminalità organizzata, non accettiamo compromessi o tentennamenti. La nostra amministrazione ha governato per tre anni e mezzo un Municipio precedentemente commissariato per mafia, e si appresta a farlo con rigore e trasparenza anche per i prossimi cinque anni. In relazione all’X Village, ricordiamo che il Municipio X garantisce la concessione di suolo pubblico esclusivamente alle aree interessate dagli eventi e dalle attività culturali, sportive, artistiche e ludico ricreative senza fine di lucro, ai sensi della D.A.C. 91/2019 art.19. Non solo quindi non vi è nessun esborso di denaro pubblico, diretto o indiretto, a favore del concerto di Pandetta ma non potrà, come non lo è stato sino ad ora, in alcun modo essere preteso nessun pagamento dai cittadini per accedere alle attività del Villaggio. Ribadiamo la nostra ferma distanza, umana prima ancora che politica, dalla criminalità organizzata”.
Così Alessandro Ieva, candidato del Movimento Cinquestelle alla presidenza del X Municipio di Roma e già assessore assessore all’Ambiente, Territorio, Sicurezza e Patrimonio.
Proprio a Ostia venerdì prossimo avrebbe dovuto esibirsi Niko “King” Pandetta, il neomelodico catanese che ancora una volta si trova alle prese con la sua pesante, pesantissima eredità.
Perché oltre a essere un pregiudicato, è il nipote di Turi Cappello, capomafia ergastolano al quale ha dedicato una canzone, questa, quella che fa: “Zio Turi io ti ringrazio ancora per tutto quello che fai per me, sei stato tu la scuola di vita che mi ha insegnato a vivere con onore, per colpa di questi pentiti sei chiuso là dentro al 41 bis”.
Nelle scorse ore l’affaire Pandetta era giunto anche sul tavolo della Prefettura della Capitale e ieri sera è stato deciso di ufficializzare l’annullamento del concerto.
“Torno nuovamente, ed auspicabilmente per l’ultima volta, sul tema del concerto di Pandetta, sperando si ponga definitivamente la parola fine a squallide strumentalizzazioni politiche – spiega Ieva – Com’è noto, c’è in atto una concessione temporanea, da parte del Municipio X, ad un privato cittadino che gestisce il Villaggio dello Sport, emersa come risultato di un avviso pubblico per manifestazione d’interesse del 21 aprile 2021. L’organizzazione del concerto, e la scelta dell’artista, esulano pertanto dalle competenze del Municipio e dei suoi rappresentanti. Nonostante questo, abbiamo dato mandato agli uffici di predisporre tutti gli atti necessari per annullare l’evento. La nostra Amministrazione ritiene che il repertorio musicale dell’artista non sia in linea con l’offerta musicale e culturale del Municipio. Alcuni testi di Pandetta, infatti, si pongono in aperta contraddizione rispetto ai valori che l’amministrazione municipale intende incarnare e nei quali, ne siamo certi, si riconoscono tutti i cittadini. Respingiamo al mittente le accuse pretestuose e infondate giunte in questi giorni: come ribadito molte volte, non crediamo di dover ricevere lezioni di moralità e trasparenza. L’accostamento della nostra amministrazione alla malavita organizzata, attuato da alcune testate giornalistiche in queste ore, è semplicemente indegno. L’augurio, per tutti noi, è di tornare a parlare, una volta per tutte, di Politica e del futuro del X Municipio”.
Il cantante, già oggetto di aspre polemiche anche per le sue esternazioni sui social, quando è stato sollevato il caso dal Consiglio del Comune laziale, aveva dichiarato che “Dovrei essere preso d’esempio come rivalsa ma i giornali e molti altri organi preposti, in svariate regioni d’Italia provano ad intralciare il mio lavoro, i miei live show. Ho ribadito molte volte che grazie alla musica sono una persona nuova e diversa dal passato .Continuano ad additarmi determinate accuse alle quale ho dato ampie risposte e spiegazioni nel corso degli anni . Il brano che mi si contestualizza è stato rimosso dalle scalette dei miei Live Show ben 5 Anni fa. Quindi trovo queste accuse infondate .Ribadisco che potrei essere d’esempio per molti giovani che hanno vissuto o vivono la realtà che ho vissuto anche io. Ringrazio Dio per avermi dato una seconda possibilità. Credendo in me stesso coltivando le mie doti e passioni”.
Eppoi ha chiosato: “Mi sa che smetto di fare musica”.
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