Pubblicato il 7 Aprile 2022
“Una volta per tutte, nulla contro le donne, però prediligo il fallo, ho bisogno di un po’ di testosterone”, così Paola Barale cerca di porre fine ai pettegolezzi sulle sue preferenze sessuali.
Sede ideale per dire tutta la verità circa il suo orientamento è la trasmissione Belve, in onda nella seconda serata di Rai Due con la conduzione di Francesca Fagnani, in cui i personaggi dello spettacolo sono sottoposti alle domande più irriverenti.
Al momento però, quella della conduttrice attualmente impegnata come attrice al teatro è una vita da single: “Ora ho imparato a stare da sola e mi voglio molto bene. Solo che quando ti abitui a stare sola è difficile far entrare qualcuno nella vita”.
Proprio di recente Barale era tornata a parlare dei grandi amori che hanno segnato la sua vita, ovvero quello con Gianni Sperti, sposato nel 1998, e quello con Raz Degan, con cui (tra alti e bassi) ha fatto coppia dal 2002 fino al 2015. Da queste storie d’amore, Barale si era detta molto amareggiata.
“Sono solo conoscenti con cui ho ricordi sbiaditi”, aveva detto dei due uomini, entrambi personaggi dello spettacolo: il primo ballerino da tempo, però, volto opinionista fisso di Uomini e Donne, il secondo modello, protagonista anche di una delle recente edizioni dell’Isola dei Famosi.
“Alla fine della fiera sia Gianni che Raz con me si sono dimostrati nello stesso modo – aveva precisato – nessuno dei due ha avuto il coraggio di dimostrarsi per ciò che sono, non hanno avuto il coraggio di essere loro stessi, di mostrare la loro vera natura”.
L’intervista a Belve, in onda domani sera, passa poi a trattare il percorso professionale di Paola, vera e propria icona della tv commerciale negli Anni Novanta, soprattutto su Mediaset.
“E’ finito il suo momento televisivo, come se lo spiega?”, chiede la Fagnani. E Barale lascia intendere che su di lei ci sia un blocco. “Ma un blocco di che tipo, televisivo o politico?”. “Un blocco! Si dice il peccato non il peccatore, è un blocco: a livello politico no…ci sono dei personaggi…”. Fagnani non demorde: “Sono personaggi potenti, influenti, ieri come oggi?”. Barale invoca allora una domanda di riserva.