Pubblicato il 10 Aprile 2024
Il suo nome è ormai sinonimo di stile, eleganza, lusso e prestazioni elevate. Un brand che rappresenta l’Italia in tutto il mondo, un’icona che caratterizza e rende unico il Bel Paese. Un nome che eternizza Paolo Pininfarina, al di là del lutto.
Si è spento a 65 anni il presidente della storica azienda di Torino. Da tempo combatteva contro una malattia che non gli ha lasciato scampo.
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Una battaglia combattuta coraggiosamente con il sostegno della moglie Ilaria e di figli Greta, Giovanni, Iole, Tullio e Giulia, che con la madre Giorgia Gianolio gli sono stati accanto fino all’ultimo giorno, fino a ieri.
La sua avventura nell’azienda era cominciata nel 1982.
Aveva 24 anni, quando l’imprenditore torinese è diventato presidente dopo la tragica morte del fratello Andrea in un incidente stradale nel 2008.
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Il suo nome è legato alla concept car Fiat Barchetta Sergio, la biposto su base meccanica Ferrari, che aveva voluto realizzare nel 2013 in memoria del padre, il senatore a vita Sergio Pininfarina, e la Automobili Pininfarina Battista, hypercar elettrica che porta il nome di suo nonno.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ricorda “L’imprenditore tenace che ha saputo innovare un brand iconico del Made in Italy, rimanendo però ancorato alle radici della famiglia e alla tradizione del saper fare italiano”, il presidente del Senato Ignazio La Russa. parla di “un uomo che ha presieduto questa importante impresa con professionalità, impegno e dedizione portando avanti un’eccellenza italiana fondata nel lontano 1930”.
“Paolo Pininfarina ha saputo rappresentare benissimo una delle grandi famiglie dell’automobile italiana, conosciuta in tutto il mondo per i suoi capolavori di design” sottolinea il presidente dell’Unione Industriali Torino, Giorgio Marsiaj.