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Papa Francesco

Papa Francesco prossimo alle dimissioni? Ecco perché il Vaticano è in subbuglio

Pubblicato il 8 Giugno 2022

“Papa Francesco si avvicina alla fine del suo pontificato”. Così titola il Washington Post l’articolo che sta scatenando dibattiti e polemiche.

“Il dolore è diventato evidente cinque mesi fa, quando papa Francesco ha iniziato a evitare di alzarsi in piedi. Un legamento infiammato del ginocchio, ha detto il Papa, notando che la condizione è comune tra gli anziani. Lo ha descritto come un problema che presto sarebbe passato. Ma alla fine di aprile, ha detto che il suo ginocchio destro non stava ancora guarendo. Poco dopo, stava usando una sedia a rotelle” fa notare l’autorevole media americano.

“Francis spera ancora che il riposo possa ripristinare la sua mobilità. Ma intanto è cambiata la sua quotidianità e l’immagine stessa del suo pontificato: a 85 anni, è impossibile non notare la sua fragilità. Ciò ha portato in primo piano le domande sul futuro di Francesco: se il suo pontificato si sta avvicinando al termine e se potrebbe prendere in considerazione la possibilità di dimettersi. Chi è dentro e ha familiarità con la Chiesa cattolica parla dell’argomento con più serietà di quanto non facesse anche un anno fa, dopo che Francesco si è sottoposto a un intervento chirurgico al colon volto ad affrontare una dolorosa condizione intestinale. E se la dipendenza del papa dalla sedia a rotelle è un fattore fondamentale della speculazione, è stata amplificata dalla sua decisione di convocare un concistoro per il 27 agosto e insediare 21 nuovi cardinali, di cui 16 sotto gli 80 che avrebbero diritto al voto in un conclave. Quell’enorme afflusso significa che Francis avrà selezionato più del 60% delle figure che sceglieranno il suo sostituto, aumentando le probabilità di un successore che la pensa allo stesso modo, anche se difficilmente garantisce”, analizza il Wp.

Papa Francecsco

“Per alcuni osservatori vaticani, è un segno che Francesco sente l’urgenza di preparare la chiesa per la sua partenza – si legge ancora – Quello che è chiaro è che il suo pontificato è entrato nell’ultima fase declinante dove le dimissioni diventano più fattibili, ha affermato Massimo Faggioli, professore di teologia dell’Università di Villanova, egli è consapevole che si avvicina alla fine del suo pontificato. A condizione che Francesco sia ancora al lavoro entro la fine di ottobre, diventerà il più anziano papa in carica dai tempi di Leone XIII, morto nel 1903 all’età di 93 anni. Francesco, da parte sua, ha detto che ogni volta che un papa è malato, parlare di conclave segue sempre come una brezza o un uragano. Ma se il punto finale arriverà nel giro di mesi o un paio d’anni nessuno lo sa, e questo pontificato è stato caratterizzato dalle sue sorprese”.

“A differenza di quando Giovanni Paolo II iniziò a usare una sedia a rotelle a causa del morbo di Parkinson, Francesco ha ancora le sue facoltà. E la resistenza di Francis rimane notevole – si fa notare – Il dolore al ginocchio gli ha fatto saltare solo alcuni eventi e a luglio sta procedendo con importanti viaggi nell’Africa centrale e in Canada. Francesco ha anche in programma un viaggio in Kazakistan a settembre. L’ostacolo più grande all’abdicazione del papa, però, non ha nulla a che vedere con il suo programma. Il pensiero convenzionale in Vaticano è che Francesco sarebbe riluttante a dimettersi mentre il papa emerito Benedetto XVI è ancora in vita. Benedetto, 95 anni, è ormai un ex papa da un periodo più lungo di quello che ha servito come papa, e la sua presenza, e le occasionali interiezioni su avvenimenti nella chiesa, hanno complicato il pontificato di Francesco. Avere due ex papi contemporaneamente sarebbe ancora più complicato. Prima delle storiche dimissioni di Benedetto nel 2013, le dimissioni non erano nemmeno considerate un’opzione per i papi moderni, che hanno servito fino alla morte. Francesco ha chiarito che la decisione di Benedetto non deve essere considerata un’eccezione. Ma la mossa di Benedetto, arrivata senza alcun preavviso, ha anche creato un ambiente in cui i futuri papi dovranno affrontare un esame più approfondito se e come lasceranno il lavoro”.

“Penso che questo tipo di chiacchiere sia inevitabile. Benedetto ha aperto la porta a ogni futuro papa, discernendo se, quando verrà il momento, è giusto ritirarsi”, ha chiosato Austen Ivereigh, biografo di Francesco.