Pubblicato il 12 Giugno 2024
Papa Francesco continua a tenere banco con le sue dichiarazioni piuttosto colorite, come quando ha ribadito l’eccessiva aria di “frociaggine” che gira in Vaticano. Bergoglio questa volta si è rivolto direttamente ai preti, invitandoli a tenere omelie più brevi che, in linea di massima, non dovrebbero superare gli 8 minuti.
Il rischio infatti è che i fedeli perdano il filo del discorso e si distraggano, considerando che l’attenzione media delle persone si aggira per l’appunto intorno agli 8 minuti, complice anche la vita sempre più frenetica e convulsa che ci porta ad ottenere risposte alle nostre domande in tempi brevissimi con pochi clic.
L’invito di papa Francesco ai preti
In realtà non è la prima volta che papa Francesco ha fatto una raccomandazione simile ai preti, anzi, la stessa cosa la disse Benedetto XVI nel 2008, che sottolineò come appunto il tempo medio di concentrazione degli uditori non andava oltre gli 8 minuti.
Papa Francesco ha ribadito che l’omelia deve aiutare a trasferire la Parola di Dio dal Libro alla Vita e ha elogiato il dono della sinteticità. I preti invece talvolta si lasciano prendere la mano e parlano a lungo, ma senza esprimere un pensiero concreto o qualcosa di pratico.
Un consiglio dal pontefice è arrivato anche ai fedeli, invitati a portare sempre un Vangelo tascabile per leggerlo appena possibile, così da essere sempre vicini allo Spirito Santo. A tal proposito è utile ricordare che nel 2015 la congregazione per il culto divino ha realizzato il cosiddetto direttorio omiletico, un supporto efficace per i preti con indicazioni pratiche per le Domeniche del Tempo Ordinari, la Pasqua, l’Avvento, Natale e Quaresima e per Matrimoni e Funerali, celebrazioni dove sono presenti anche persone non cattoliche o persone che in genere non vanno a Messa.
Il direttorio omiletico in realtà non dà indicazioni vere e proprie sul tempo limite delle omelie, ma riporta le parole di papa Francesco nella “Evangelii Gaudium”. In ogni caso il messaggio di Bergoglio è chiaro: le omelie non devono trasformarsi in omelie altrimenti rischiano di diventare una conferenza o una lezione che annoia.