Esclusiva de La Stampa che anticipa alcuni passaggi del libro in uscita, martedì 19 novembre, per il Giubileo 2025.
L’occasione per Papa Francesco è stata l’uscita del libro – martedì 19 novembre – per il Giubileo 2025, di cui La Stampa anticipa in esclusiva un estratto dove il Pontefice riflette su famiglia, immigrazione e i grandi temi del nostro tempo.
Parole forti su Gaza, si leggono nell’estratto che anticipa La Stampa, destinate a far discutere.
“A detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali”.
Questo è uno degli estratti del libro di Papa Francesco, ‘La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore’, pensato per anticipare il Giubileo 2025 e che uscirà martedì 19 novembre in tutta Italia. La Stampa anticipa un estratto. “Alla globalizzazione dell’indifferenza dobbiamo rispondere con la globalizzazione della carità e della cooperazione”, scrive il Papa, “pensiamo agli esempi recenti che abbiamo visto in Europa. La ferita ancora aperta della guerra in Ucraina ha portato migliaia di persone ad abbandonare le proprie case, soprattutto durante i primi mesi del conflitto. Ma abbiamo anche assistito all’accoglienza senza restrizioni di molti Paesi di confine, come nel caso della Polonia”.
Il Santo Padre riflette sulla Striscia di Gaza, che dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 è stata colpita da forti bombardamenti da parte delle forze israeliane, ormai da oltre un anno. “Qualcosa di simile è accaduto in Medio Oriente”, aggiunge il Pontefice, “dove le porte aperte di nazioni come la Giordania o il Libano continuano a essere la salvezza per milioni di persone in fuga dai conflitti della zona”. “Penso soprattutto a chi lascia Gaza nel pieno della carestia che ha colpito i fratelli palestinesi a fronte della difficoltà di far arrivare cibo e aiuti nel loro territorio”.
Sono queste le parole immediatamente precedenti alle riflessioni sul possibile genocidio in atto nei territori palestinesi, senza citare Israele, che indicherebbero il suggerimento di un’inchiesta internazionale indipendente su quanto sta avvenendo in quell’area del Pianeta, soprattutto sulle condizioni della popolazione, da mesi costretta muoversi internamente nella Striscia per allontanarsi dai bersagli dichiarati della guerra di Tel Aviv ai terroristi di Hamas.
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