Pubblicato il 3 Agosto 2024
Quella attualmente in corso può essere ribattezzata l’estate delle morti irrisolte: dopo il brutale assassinio di Sharon Verezeni, per il quale non c’è ancora un sospettato, e il ritrovamento di un uomo nel veronese in una pozza di sangue in un garage, ecco l’ennesimo giallo: un corpo restituito dal fiume Taro a Parma il 2 agosto.
Il corpo è in avanzato stato di decomposizione, ma secondo quanto rivelato dai primi rilievi dovrebbe appartenere ad un uomo che avrebbe delle ferite all’altezza del torace, motivo per il quale gli inquirenti al momento non escludono alcuna pista.
Il ritrovamento del corpo nel fiume Taro
Come riferito dalla Gazzetta di Parma, il corpo è stato individuato verso le 18 in prossimità del Ponte Taro da un automobilista che, scioccato e incredulo dell’orrore che si era materializzato proprio davanti ai suoi occhi, ha dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, un’ambulanza dell’1-1-8, gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato e il personale della Scientifica.
I resti del cadavere sono stati trasferiti all’istituto di medicina legale dell’ospedale Maggiore di Parma. Da quanto emerso finora, sembra che il corpo appartenesse ad un uomo di mezza età e di carnagione chiara, ma serviranno ulteriori approfondimenti per avere risposte più concrete.
Uno dei particolari che ha attirato maggiormente l’attenzione degli inquirenti è la presenza di ferite al torace, indizio che lascerebbe le porte aperte a numerose ipotesi. La probabile autopsia potrebbe rivelare le cause della morte e fornire ulteriori dettagli utili per l’indagine. Intanto si sta cercando anche tra le persone scomparse nel tentativo di dare un nome e un volto al corpo ritrovato.