« Torna indietro

Il passaggio a livello si chiude, lei accelera per passare e investe un bambino di 10 anni: “È rimasto schiacciato con la testa sotto la ruota”

Pubblicato il 27 Dicembre 2024

Mercoledì 26 dicembre si è consumata un’orribile tragedia a Nola, in provincia di Napoli, dove una donna nel tentativo di attraversare il passaggio a livello della circumvesuviana di via Roma ha investito un bambino di 10 anni, schiacciandogli la testa e uccidendolo.

La dinamica dell’orribile incidente al passaggio a livello

Secondo una prima parziale ricostruzione la donna era a bordo della sua Renault, quando ha accelerato per attraversare il passaggio a livello che si stava chiudendo per il passaggio del treno. Dall’altro lato della strada c’era il bambino di origini polacche insieme ai genitori e alla sorellina di 13 anni. Forse il piccolo si è spaventato, è scivolato ed è caduto e l’auto della donna lo ha investito in pieno, schiacciandogli la testa. La stessa donna ha subito caricato il bambino in auto portandolo all’ospedale Santa Maria della Pietà, ma per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Le indagini

Dopo l’incidente sul posto sono sopraggiunti gli agenti della polizia locale di Nola che hanno denunciato la donna al volante per omicidio stradale. In ospedale sono arrivati anche gli uomini del commissariato di Pubblica Sicurezza di Nola e sul corpo del piccolo è stata disposta l’autopsia. Sotto choc i familiari del bambino, tutti di origini polacche ma residenti in Islanda, venuti a Nola per passare le vacanze natalizie insieme ad alcuni parenti.

Il racconto straziante di Umberto De Gregorio

La notizia è stata comunicata da Umberto De Gregorio, presidente di EAV, che ha ricostruito le dinamiche dell’orribile tragedia che ha provocato la morte orribile di un bambino di 10 anni. De Gregorio nel suo post su Facebook ha anche sottolineato la pericolosità dei passaggi a livelli, che anche EAV come RFI sta cercando di eliminare laddove possibile. “Non è una scelta ma un obbligo per le norme sulla sicurezza ferroviaria” – ha concluso De Gregorio.