Martedì 19 luglio una donna era uscita dalla sua casa in Alto Lario per prendere una boccata d’aria fresca tra le montagne del lago di Como ma, dopo alcune ore, non era ancora tornata a casa.
La sua prolungata assenza ha allertato i familiari, che hanno chiamato i soccorritori delle squadre della stazione di Dongo del Soccorso alpino, XIX Delegazione Lariana, che si sono immediatamente attivate insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco.
I soccorritori si sono recati sul posto e hanno subito individuato l’auto parcheggiata della donna, così hanno iniziato a seguire il sentiero che presumibilmente aveva percorso.
Le ricerche sono durate per alcune ore e hanno avuto successo: la donna è infatti stata ritrovata nel bosco con diverse ferite al polso, che evidentemente gli hanno impedito di tornare a casa, quindi è stata trasferita in ospedale per ulteriori accertamenti.
Le condizioni della donna non sono gravi e se la caverà con qualche piccola escoriazione e un grande spavento.
A circa 200 chilometri dal lago di Como, precisamente al lago di Garda, c’è un altro disperso che stanno cercando disperatamente i soccorritori. Si tratta di Alessandro Redaelli che, mentre era in gita con la famiglia, si è tuffato dalla barca per non farvi più ritorno. La scena si è svolta dinanzi agli occhi della moglie Sabrina e dei due figli di 5 anni e 6 mesi in prossimità di Rovoltella, una frazione di Desenzano del Garda.
Le ricerche sono partite immediatamente ma più passa il tempo e meno sono le speranze di trovare l’uomo vivo. Non è ancora ben chiaro cosa può essere successo in acqua, ma in quel tratto le correnti sono molto forti e non è da escludere che l’uomo possa essere stato trascinato via senza riuscire a ritornare sulla barca.
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