Pubblicato il 13 Gennaio 2025
Un avvocato di Viterbo ha vinto il ricorso contro la sospensione della sua patente, decisione che gli era stata presa durante un controllo avvenuto il 14 dicembre scorso, poco dopo l’entrata in vigore delle nuove norme del codice della strada.
Cosa è successo
Il legale era stato fermato durante un controllo mentre si trovava parcheggiato con l’auto, con il motore ancora acceso. Una pattuglia, insospettita dal suo comportamento, si era avvicinata e lui aveva rifiutato di sottoporsi al test dell’alcol. Di conseguenza, gli agenti gli avevano notificato la sanzione massima prevista per guida in stato di ebbrezza (con un tasso alcolemico superiore al 2%, poiché il rifiuto al test comporta l’applicazione della pena più severa).
Nel frattempo, un’auto in corsa aveva investito le due pattuglie della polizia parcheggiate a bordo strada, ma fortunatamente senza causare danni agli agenti. Per questo motivo, all’uomo era stato anche contestato di aver contribuito all’incidente. Tuttavia, davanti al giudice di pace, come riportato da Repubblica, l’avvocato ha prevalso, sostenendo che si era fermato a causa di un attacco di dissenteria, probabilmente provocato da una congestione. Ha spiegato che il motore era stato lasciato acceso semplicemente per riscaldarlo. Inoltre, riguardo al tamponamento, ha precisato che la sua auto era parcheggiata “in una rientranza”, quindi non rappresentava un ostacolo alla viabilità. Il giudice ha accolto la sua versione, annullando la sanzione e consentendo all’avvocato di riottenere la patente che gli era stata sospesa per quattro anni.