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Paternò, continua a spacciare anche se ai domiciliari, arrestato 29enne del posto

Pubblicato il 19 Giugno 2023

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò, hanno arrestato in flagranza di reato un 29enne del posto perché responsabile di ”detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio”, nonché lo hanno deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato dievasione”.

Nell’ambito di un servizio di perlustrazione del territorio, finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, la scorsa sera, la “gazzella” del Nucleo Radiomobile stava transitando lungo la via Bengasi, quando i militari, incuriositi dalla presenza di tre uomini che parlavano tra di loro, si sono avvicinati per effettuare un controllo. Il gruppetto, alla vista dell’auto d’Istituto, si è dileguato immediatamente.

I Carabinieri hanno tuttavia riconosciuto uno dei tre fuggitivi, un 29enne a loro già noto per sue pregresse vicissitudini giudiziarie e che, in quel momento, avrebbe dovuto trovarsi agli arresti domiciliari per scontare una pena per spaccio di stupefacenti.

Pertanto, i militari, con l’ausilio di un altro equipaggio, si sono recati presso l’abitazione del 29enne, dove lo hanno trovato in evidente stato di nervosismo, e dunque lo hanno sottoposto ad una perquisizione personale e domiciliare. Nel corso della particolare attività di polizia giudiziaria sono stati rinvenuti, all’interno dell’intercapedine di un muro del corridoio dell’abitazione, 133 dosi di marijuana, singolarmente confezionate e pronte per la vendita al dettaglio, nonché, in un pensile della cucina, un involucro con ulteriori 35 grammi della medesima sostanza stupefacente per un peso complessivo di 256 grammi, due bilancini di precisione e la somma di 150 € verosimilmente provento dell’attività illecita, che teneva all’interno delle tasche dei  pantaloni.

Il malfattore, associato nell’immediatezza alla casa circondariale catanese di Piazza Lanza, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto disponendo altresì la sua permanenza in carcere all’esito dell’udienza di convalida.