Pubblicato il 21 Novembre 2021
Nel 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven l’Associazione culturale Anfiteatro diretta dal pianista Mario Spinnicchia omaggia il grande Maestro tedesco con un concerto il cui programma mette a confronto due momenti opposti della sua vita, e quindi della sua produzione artistica, in cui il pianoforte occupa un posto di “primissimo” livello, al pari della musica sinfonica con la quale condivide unità d’ispirazione e scambievole influenza.
Replica domenica 21 novembre alle ore 19.30 a Paternò, nella Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, l’esecuzione de “I concerti per pianoforte e orchestra” di Beethoven – Concerto in do maggiore op. 15 per pianoforte e orchestra e Concerto in sol maggiore op. 58 per pianoforte e orchestra – non nella forma originale (per l’appunto pianoforte solista e orchestra) bensì nella versione a due pianoforti, in cui la partitura del pianoforte solista è assolutamente identica a quella originale, mentre il secondo pianoforte fa le veci dell’orchestra. La riduzione per il secondo pianoforte è talmente ben fatta che l’ascolto non risente della mancanza di un’orchestra al completo, risultando ugualmente pieno e godibile.
Il Concerto n.1, che vedrà Alessandro Salvatore Restifo al pianoforte solista e il M° Mario Spinnicchia al secondo pianoforte, è un’opera giovanile di Beethoven, composta nel 1795 (quando il musicista aveva solo vent’anni) ma era già pieno di personalità e di idee innovative. La sua lunghezza (quasi 45 minuti) ne fa un’opera molto importante, una delle più significative del primo periodo di produzione. Eseguito spesso dallo stesso Beethoven nei teatri di mezza Europa per la sua brillantezza, vivacità e per la tecnica pianistica fluida e spettacolare, ebbe subito un grande successo. Il primo Concerto si riallaccia a una estetica di intrattenimento di matrice settecentesca, col chiaro intento di “rapire” il pubblico tradizionalista della capitale dell’impero; la forte caratterizzazione del tema nell’andatura briosa dà modo al pianista solista di fare sfoggio della sua abilità virtuosistica.
Il Concerto n. 4, che sarà eseguito da Carmelo Karym Daidone al pianoforte solista con il M° Mario Spinnicchia al secondo pianoforte, è l’opposto del primo. Opera densa e profonda, di grandissimo livello artistico, è forse il più bello dei cinque concerti beethoveniani.
Composto nel 1805, realizza il prodigio di una sonorità pianistica di tipo intimistico, luminosa e non brillante, con un dialogo tra solista e orchestra ineguagliato nelle altre opere beethoveniane. Secondo una tradizione consolidata, sembra contenga una interpretazione beethoveniana del mito di Orfeo che commuove le forze dell’Ade – rappresentate nell’incipit – con la supplichevole amabilità del suo canto. In effetti alla prima severa idea, di maggiore tensione dinamica e ritmica, risponde dolcemente il solista dando il via ad un interscambio di frammenti, via via più ravvicinati, fino ad una cadenza che conduce ad una immateriale compenetrazione dei due principi in una coda di straordinaria intensità poetica. L’abbondanza incredibile di armonie e modulazioni, l’uso di tutte le timbriche orchestrali e la grande espressività di ogni passaggio, ne fanno un capolavoro assoluto della musica strumentale ottocentesca, tanto che la celebre rivista tedesca “Allgemeine Musikalische Zeitung” nel 1809 la definiva la “più straordinaria, personale, elaborata e difficile”.
I pianisti Carmelo Karym Daidone e Alessandro Salvatore Restifo sono entrambi allievi del M° Mario Spinnicchia all’Istituto musicale Vincenzo Bellini di Catania.
Carmelo Karym Daidone, originario di Taormina, ha già vinto numerosi prestigiosi concorsi e borse di studio internazionali. Con il M° Mario Spinnicchia ha già collaborato a vari progetti a due pianoforti, tra cui una raccolta della più importante musica della storia del rock trascritta per due pianoforti e diversi concerti dedicati ai cantautori italiani, sempre nelle trascrizioni a due pianoforti del M° Spinnicchia. Attualmente collabora con diverse band siciliane come tastierista oltre a firmare arrangiamenti e produzioni musicali alla MAD Accademia Musicale di Linguaglossa di cui è direttore artistico.
Alessandro Salvatore Restifo, catanese classe 2001, ha già vinto diversi concorsi pianistici. Nel 2019 il Maestro argentino Aquiles Delle Vigne gli ha conferito una borsa di studio permettendogli di partecipare alla Masterclass internazionale del Mozarteum di Salisburgo, dove nello stesso anno si è esibito due volte nella prestigiosa Bosendorfer Saal. Lo scorso anno è stato scelto da una prestigiosa commissione per l’esecuzione della Sonata op.78 di Beethoven nell’ambito delle celebrazioni beethoveniane organizzate dal Teatro Massimo di Catania in collaborazione con l’Istituto Bellini.