Con 860 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti l’Assemblea nazionale ha eletto Enrico Letta segretario del Partito democratico. Questi era l’unico candidato. Queste le sue parole, pronunciate in diretta streaming: “La stagione si apre con alcune parole d’ordine. Una di queste è la vita che vince. L’altro argomento che mi sta a cuore è quello della partecipazione. Se mi eleggerete, voglio lavorare in base a questo tema. Mettere insieme l’anima e il cacciavite: la nostra politica deve essere questa, non dobbiamo staccarle mai. Dobbiamo essere progressisti nei valori, riformisti nel metodo e dobbiamo avere radicalità nei comportamenti. So che non vi serve un nuovo segretario, l’ennesimo, vi serve un nuovo Pd. Io scelgo il Pd, perché stavo facendo altre cose. In molti mi hanno incoraggiato. Sono stupito che qualcuno mi abbia detto: ‘lasci quello che stai facendo per un impegno di partito?’. E’ esattamente quel che intendo fare. Abbiamo davanti una fase di rinascita del Paese che partirà dalla società, cioè dalla politica, cioè dai partiti. E io ci sono. Dobbiamo caricarci sulle spalle la responsabilità di rilanciare, sulla base della scelta europeista”. Poco prima, il professore si era espresso in questo modo: “Saluto Nicola Zingaretti, cui mi lega un rapporto di sintonia, un rapporto importante. Ti ringrazio per avermi cercato, lavoreremo insieme. Ci comprendiamo al volo, non abbiamo bisogno di tante parole per capirci. Vi propongo di non concludere questa riflessione oggi, ma di iniziarla. Per i prossimi giorni ne discutiamo insieme, ci ritroveremo poi qui in assemblea. E’ il periodo più duro. Si sono stati 100.000 morti, è scesa drammaticamente la speranza di vita. Voglio pensare a quel mezzo milione di italiani che hanno perso il lavoro durante questo periodo. In questo periodo terribile tante ragioni di speranza sono nate. Si è determinato un patto generazionale tra giovani e anziani, che era anche nelle parole di Papa Francesco. I più giovani hanno salvato i meno giovani, non trasmettendo il contagio. Sappiamo che fino all’estate ci aspetterà un periodo difficilissimo: nuovi lutti, nuove sofferenze. La liberazione avverrà grazie alla scienza.
La caduta della pandemia scatnerà energie come la caduta del muro di Berlino. Bisogna volgere lo sguardo alla società, non al nostro ombelico. Joe Biden è subentrato a Donald Trump: lavora sul multilateralismo, mentre l’attenzione si sposta sui diritti umani. E’ il nostro tempo, tutti coloro che sono stati troppo a lungo esclusi devono diventare protagonisti. Saluto tutti gli italiani all’estero, sono stato uno di loro in questi anni”.
E ancora: “Da solo nessuno si salva, ce lo ha detto il Papa nella ‘Fratelli tutti”. La cooperazione è alla base, mentre si mette la salute al primo posto. L’Italia è al centro del mondo, nel 2021 guida il G20 e ha voluto mettere la salute al cuore del G20: deve diventare bene comune globale. Il coordinamento e la cooperazione fondamentali: senza di essi si sprecano risorse e si perdono vite umane. Vorrei che si lanciasse un indice del costo del non coordinamento, come si fece con il costo della non Europa. Il Pd è per il primato della scienza, per la collaborazione tra Paesi e istituzioni. Mattarella che si vaccina è l’immagine della speranza. Le donne, soprattutto in questo periodo, hanno pagato il prezzo più alto, poiché le disuguaglianze sono cresciute. Le condizioni di lavoro delle donne sono peggiorate ovunque e in ogni modo. Lo stesso fatto che sia io qui e non una segretaria donna dimostra che abbiamo un problema. Cecilia Malmström, per esempio, non è il nuovo segretario dell’Ocse. Ex commissario Ue per il Commercio, era la grande favorita”.
Enrico letta ha aggiunto: “Io credo nella coalizione. Dobbiamo costruire un nuovo centrosinistra su iniziativa e leadership del Pd. Parlerò con tutti coloro che sono interessati a un dialogo. Parlerò con Speranza, con Bonino, con Calenda, con Renzi, con Bonelli, Fratoianni, con tutti gli altri possibili interlocutori: anche nella società. Questo nostro centrosinistra andrà all’incontro con il Movimento 5 stelle, che sarà guidato da Giuseppe Conte, al quale va il mio saluto affettuoso“.
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