Pubblicato il 18 Luglio 2021
I Carabinieri della Stazione di Pedara hanno arrestato un 35enne del posto, responsabile di maltrattamenti in famiglia.
In serata alcuni vicini residenti di via Pappalardo, allarmati dalle grida, avevano telefonicamente sollecitato l’immediato intervento dei militari a causa di una violenta lite in famiglia.
In effetti appena giunta sul posto la pattuglia di militari si è trovata davanti una donna, tremolante ed in evidente stato d’agitazione, che indicava loro l’ingresso della propria abitazione aggiungendo che lei stessa, ed addirittura il suocero, erano stati picchiati dal marito.
Effettivamente, fatto ingresso all’interno della casa i militari hanno trovato il 56enne padre dello scalmanato sanguinante dal volto, con un occhio tumefatto e con una profonda ferita al capo mentre l’aggressore, che puzzava fortemente di vino, versava in uno stato confusionale addebitando l’accaduto alla sua assunzione di bevande alcoliche, mostrandosi però pentito d’aver picchiato il padre.
I militari hanno provveduto a far soccorrere dal personale del 118 il padre del ragazzo che, trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro, è stato trovato affetto da “trauma contusivo emivolto sx con lesioni ecchimotiche del viso, emorragia sottocongiuntivale e frattura delle ossa nasali” con una prognosi di gg. 30.
La moglie invece, ascoltata dai militari, ha raccontato che i maltrattamenti persistevano ormai da circa 4 anni, nel corso dei quali il marito non le forniva i necessari mezzi economici per mantenere la famiglia ed i loro bambini e che quella sera in particolare, poiché non era ancora rincasato, era andata a cercarlo sul posto di lavoro trovandolo annebbiato dai fumi dell’alcol.
Immediatamente l’uomo, di fronte ai figli, aveva afferrato la donna per il collo che però è riuscita a divincolarsi e chieder aiuto al suocero che si è interposto tra lui e la moglie a difesa di quest’ultima, purtroppo riportando le gravi lesioni refertategli. L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari nella casa familiare da dove la donna, ovviamente, ha preferito allontanarsi.