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Perdita di olfatto e gusto, ictus, con il Covid-19 aumentano i disturbi neurologici. L’allarme degli esperti dal congresso mondiale

L’infezione da Covid-19 è associata ad un’ampia gamma di disturbi neurologici. Il grido d’allarme viene dal Congresso mondiale di Neurologia in corso a Roma, organizzato dalla World Federation of Neurology in partnership con la Società italiana di Neurologia.  I disturbi, spiegano gli esperti che si confronteranno fino al 7 ottobre, sono causati da carenza di ossigeno nel cervello, infiammazione cerebrale oppure trombosi di arterie e di vene cerebrali. 

Pubblicato il 5 Ottobre 2021

L’infezione da Covid-19 è associata ad un’ampia gamma di disturbi neurologici. Il grido d’allarme viene dal Congresso mondiale di Neurologia in corso a Roma, organizzato dalla World Federation of Neurology in partnership con la Società italiana di Neurologia.  I disturbi, spiegano gli esperti che si confronteranno fino al 7 ottobre, sono causati da carenza di ossigeno nel cervello, infiammazione cerebrale oppure trombosi di arterie e di vene cerebrali. 

L’indagine

I dati emergono da un’indagine condotta dall’Università di Milano-Bicocca, dall’Università di Milano e dall’Istituto Auxologico di Milano. Dallo studio emerge che il disturbo neurologico più frequente è l’alterazione combinata dell’olfatto e del gusto. La durata di questo sintomo ha una durata superiore a un mese nel 50% dei casi e arriva a superare i sei mesi nel 20% dei casi.  Un secondo disturbo, molto frequente, è l’encefalopatia acuta ovvero uno stato di confusione mentale, perdita di attenzione e memoria. Molti pazienti (circa il 20%) hanno avuto un ictus ischemico concomitante oppure subito dopo l’infezione da Covid, e tuttavia il legame causa-effetto tra l’infezione da Covid e l’ictus è tuttora oggetto di dibattito.

Disturbi long covid

I disturbi cognitivi long Covid, definiti anche come “nebbia cognitiva”, non sono rari (circa il 10% dei soggetti), ma l’entità è quasi sempre di grado modesto e con una importante componente emotiva oltre che cognitiva. La durata media è circa tre mesi e si risolve spontaneamente entro i sei mesi in quasi la totalità dei casi. La cefalea associata a Covid, infine, risulta frequente e si può cronicizzare nel 50% dei casi. Lo studio presentato nell’ambito del Congresso, sarà confrontato con gli analoghi studi promossi da altre società neurologiche europee, con il coordinamento di una task force della European Academy of Neurology, che cura la creazione di un registro europeo, chiamato ENERGY.