“Periferie catanesi non solo fisiche ma anche esistenziali: da Librino a Picanello, da San Cristoforo al Villaggio Sant’Agata, da Zia Lisa a San Giorgio, grandi aree e grandi diseguaglianze. È necessario avviare un percorso plurale, con l’obiettivo di ridisegnare nuove traiettorie di sviluppo, volte a diffondere legalità, crescita e coesione sociale“.
Lo afferma Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, nell’annunciare la tavola rotonda organizzata dal sindacato, che si terrà lunedì 19 dicembre, alle 10, al Seminario arcivescovile dei Chierici di Catania (via Braille, 26), appunto dal titolo “Periferie esistenziali – Ridisegnare nuove traiettorie di sviluppo per la persona e la comunità”. Un tema che ha ripreso vigore dopo l’ultimo fatto di cronaca alla scuola Fontanarossa di Librino.
Ai lavori, dopo l’introduzione di Attanasio, interverranno Maria Carmela Librizzi, prefetto di Catania; Roberto Di Bella, presidente del Tribunale dei minori di Catania; Nuccia Albano, assessore regionale alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro; Federico Portoghese, commissario straordinario del Comune di Catania; Gianni Notari, direttore dell’Istituto di formazione politica “Pedro Arrupe” di Palermo; Claudio Sammartino, coordinatore del Seminario di Formazione all’Impegno Sociale e Politico e già prefetto della Repubblica; Antonio Oliveri, presidente Asso.For Associazione Organismi di Formazione. Concluderà Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl siciliana, e modererà il giornalista Daniele Lo Porto.
“Ciò che è accaduto alcuni giorni fa nella scuola Fontanarossa di Librino – spiega il numero uno della Cisl etnea – è solo l’ultimo degli episodi di cronaca che coinvolgono la vita nelle grandi aree periferiche di Catania. Dove, da troppo tempo, famiglie, giovani e bambini sono ostaggi della povertà sociale, economica, educativa e culturale. Per il tema significativo dell’inclusione sociale e la crescita abbiamo invitato all’incontro tutta la deputazione regionale e nazionale catanese oltre al presidente del Consiglio nazionale Anci e ai rappresentanti di enti e istituzioni pubbliche. Vogliamo confrontarci con autorevoli rappresentanti della comunità politica, istituzionale e di rappresentanza sociale sui temi strategici del lavoro, del welfare e della formazione con particolare attenzione ai programmi finanziati dal Pnrr per perseguire maggiore equità e giustizia sociale in tali contesti particolarmente fragili”.
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