Nella notte tra l’11 e il 12 giugno, gli agenti della Squadra Volante di Latina hanno arrestato un uomo di origini rumene, sospettato di maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna, anch’essa rumena.
La polizia è intervenuta a seguito di una richiesta di aiuto giunta al 112 NUE da parte della vittima. Dopo essere stata picchiata e privata del cellulare, la donna è riuscita a chiudersi in bagno e utilizzare un secondo telefono per chiamare i soccorsi.
Quando gli agenti sono arrivati sul posto, hanno trovato l’uomo sul pianerottolo dell’appartamento in evidente stato di alterazione alcolica. L’uomo ha cercato di minimizzare l’accaduto, affermando che si trattava di un diverbio ormai risolto.
La donna ha raccontato agli agenti di essere stata costretta con la forza ad entrare nell’appartamento, dove l’uomo l’ha insultata e, in preda alla gelosia, l’ha schiaffeggiata violentemente facendole sbattere la testa contro il muro. Successivamente, le ha sottratto il telefono cellulare. La vittima è riuscita a rifugiarsi in bagno e utilizzare un altro telefono per chiamare la polizia.
Durante l’interrogatorio, la donna ha descritto una serie di episodi di violenza e minacce subiti dall’uomo in passato, alcuni dei quali già denunciati, mentre altri non erano mai stati segnalati. Le sue affermazioni sono state supportate anche da refertazioni mediche.
Sulla base delle dichiarazioni della vittima e degli elementi raccolti, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e portato alla casa circondariale di Latina, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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