Cronaca

Picchiò medico al pronto soccorso: “Sei un moscerino sulla mia Porsche”. Condannato 52enne

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«Sei un moscerino sulla mia Porsche». Picchiò medico al Pronto soccorso a Milano: condannato a 13 mesi di carcere e 18.000 euro di risarcimento


“Sei come un moscerino sul parabrezza della mia Porsche”, gli urlava mentre lo spingeva e lo picchiava. Oggi la sentenza del tribunale di Milano ha condannato l’uomo a un anno e mezzo di prigione per lesioni aggravate, minacce e interruzione di pubblico servizio. L’incidente risale al 2017, quando l’uomo, un consulente fiscale di 52 anni residente a Lugano, aggredì verbalmente e fisicamente il medico Claudio Ciaramella nel pronto soccorso della Clinica Città Studi di Milano, dove sua madre era in cura.

“Ti mando a Lampedusa”, urlava, insieme a vari insulti diretti al medico. Oltre alla condanna di un anno e due mesi di reclusione, l’aggressore è stato obbligato a risarcire la vittima con 10mila euro e l’ospedale con 8mila euro, oltre a dover coprire le spese legali.

Cosa è succeso

Durante il processo è stata ricostruita la sequenza degli eventi, così come descritta dal medico e riportata da La Repubblica. “Quando ho saputo che stava arrivando il figlio della signora, l’ho fatto entrare immediatamente”, ha spiegato il medico in aula. “Lui non si è presentato. Io ero seduto, si è avvicinato e, in modo minaccioso, mi ha chiesto quali farmaci avessi somministrato alla madre. Pensavo di non aver capito bene, così gli ho chiesto di ripetere. E lui mi ha risposto: ‘Mi dica subito quali sono questi farmaci, o la faccio mandare a Lampedusa’”. Poi è esplosa la rabbia dell’uomo.

“L’ho invitato a sedersi, lui invece ha cercato di colpirmi a pugni. Io mi sono limitato a parare, avevo la scrivania di mezzo. Quando ha capito che non ci riusciva, ha sbattuto con violenza la scrivania contro il muro, buttando anche me contro il muro. Si è lanciato e mi ha stracciato il camice”. Il medico racconta anche dell’arrivo dell’infermiera nella stanza, attirata dal trambusto. Racconta che per impedirgli di lanciarsi contro la donna, si è frapposto fra i due venendo spinto contro il muro. E’ a quel punto che l’aggressore gli ha sferrato alcuni pugni. 

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Matteo Giacobbe

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