Pubblicato il 14 Dicembre 2024
Un raccapricciante scambio di video e immagini pedopornografiche che è stato scoperto dalla polizia postale di Torino ha portato all’arresto di 5 persone in flagranza di reato. L’operazione di polizia, denominata “Dangerous share”, è stata portata a termine su tutto il territorio piemontese e, oltre ai 5 arrestati, sono stati denunciati a piede libero altri due indagati, trovati in possesso di materiale informatico usato per la detenzione e la distribuzione di contenuti illeciti.
L’operazione contro la pedopornografia
L’attività è stata condotta dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online dopo la segnalazione dell’organizzazione britannica no profit “Child Rescue Coalition”, proseguita anche in modalità sotto copertura sulle piattaforme peer to peer. L’indagine ha permesso di individuare gli 8 presunti pedofili, che avrebbero scambiato immagini, foto e video a sfondo pedopornografico.
I decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Torino, svolti con la collaborazione della Sezione Operativa di Asti, Alessandria, Novara, Biella e Vercelli ha permesso di arrestare in flagranza a vario titolo 5 persone con un’età compresa tra i 40 e i 78 anni, accusati di detenzione e distribuzione illecita di materiale pedopornografico in rete.
Il materiale presentava contenuti raccapriccianti, come violenze e atti sessuali con bambini anche piccolissimi, particolarmente crudi e violenti. Tre arrestati si trovano in carcere, mentre altri due indagati si trovano agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida degli Uffici del gip dei Tribunali ordinari competenti per territorio. Tutto il materiale sequestrato sarà oggetto di un maggiore approfondimento.