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Pizza Margherita

Pizza Margherita, dati sconfortanti della Coldiretti

Una pizza da 900 euro: ristoratore accusato di truffa

Pubblicato il 6 Giugno 2024

L’estate è ormai alle porte e, probabilmente, ben presto ripartirà la guerra degli scontrini. L’anno scorso i consumatori facevano a gara sui social a postare i cosiddetti scontrini pazzi, che comprendevano sovrapprezzi per il cartone per portare la pizza a casa o per il taglio della torta. Quello che è successo a Busto Arsizio però non è un caso di scontrino pazzo, ma può essere considerato una truffa a tutti gli effetti.

Pizza oltre 900 euro: le spese folli al ristorante

Come riporta la Prealpina i fatti risalgono al 2021 e si sono svolti tra marzo e giugno. Protagonista involontario di questa brutta vicenda è un cliente, che ogni venerdì andava a mangiare insieme alla moglie nella stessa pizzeria.

Tra il cliente e il titolare della pizzeria si era instaurato un rapporto di fiducia tant’è che l’uomo, al momento di pagare con il bancomat o la carta di credito, neanche guardava l’importo effettivamente scalato dal suo conto.

Negli ultimi tempi però il ristorare diceva che il Pos non funziona bene e, per problemi di linea, il pagamento non andava mai a buon fine. Non funzionava neanche il contactless e così il cliente ogni volta doveva reinserire il pin. Secondo l’accusa il titolare fingeva il malfunzionamento e in realtà effettuava prelievi, anche piuttosto pesanti, ad ogni tentativo di pagamento.

La storia sarebbe andata avanti per ancora molto tempo se non fosse stato per la moglie del cliente, la quale si è accorta che il plafond mensile di 5.000 euro era stato superato. E così, controllando i pagamenti, la coppia ha scoperto incredibilmente di aver speso oltre 6.500 euro in quella pizzeria e che, in un’occasione, il conto di una sola serata era stato di oltre 900 euro.

La coppia non ha potuto fare altro che denunciare il ristoratore e i carabinieri hanno ricostruito quella che sembra una truffa in piena regola. Tra l’altro il titolare ha già altri precedenti per abuso di stupefacenti, reati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione e furto. In questo caso l’accusa a carico dell’indagato è di truffa aggravata da abuso di prestazione d’opera.