Pubblicato il 30 Maggio 2023
Si è sempre detto che la pubblicità è l’anima del commercio e, in un mondo sempre più competitivo, le aziende studiano forme di pubblicità sempre più originali, creative e innovative per conquistare l’attenzione del pubblico. Basti pensare alla recente pubblicità hot della Control incentrata sulla mamma che ha suscitato molta indignazione e scalpore sul web.
Molto rumore ha fatto anche un’altra iniziativa di una pizzeria neozelandese, Hell Pizza, che ha optato per una pubblicità molto “aggressiva” e che, piaccia o non piaccia, ha ottenuto l’effetto desiderato: far parlare di sé.
L’iniziativa scioccante di Hell Pizza: “Ordina la pizza, la paghi quando muori!”
La catena di ristoranti Hell Pizza ha personalizzato in modo davvero singolare la promozione “prendi ora e paghi dopo”. In tal caso infatti i clienti possono pagare molto ma molto dopo, ordinando la pizza che vogliono, gustarla e pagarla solo quando sono morti! Una sorta di conto postumo che i clienti sperano di pagare il più tardi possibile.
Ma come funziona l’iniziativa che si chiama “After lifePay”? In pratica bisogna registrarsi all’apposito link e l’azienda estrarrà 666 cittadini neozelandesi e 666 cittadini australiani che potranno beneficiare della promozione. Il numero 666, che corrisponde a quello del Diavolo, non è certo stato scelto a caso considerando il nome della pizzeria, Hell Pizza appunto.
Non saranno applicate commissioni né interessi, ma i vincitori devono impegnarsi a firmare un accordo per pagare il conto con un lascito testamentario.
Le altre pubblicità aggressive e scioccanti della pizzeria
La Hell Pizza già in altre occasioni salì agli onori della cronaca per pubblicità molto aggressive e per certi versi anche scioccanti. Nel 2014, in occasione di Pasqua, per promuovere la rabbit pizza l’azienda realizzò un cartellone pubblicitario con 550 pelli di coniglio.
Un’altra iniziativa sconcertante fu quella dedicata all’hamburger crocifisso, presentato con lo scioccante slogan: “Per un periodo di tempo limitato. Un po’ come Gesù”.
Un’azienda che, per far parlare di sé nel bene e nel male, non ha paura di toccare temi sensibili e molto delicati per suscitare l’interesse, la curiosità e anche l’indignazione dei potenziali clienti.