Pubblicato il 3 Ottobre 2024
La bufera social per il post contro i gay che si era abbattuta a luglio del 2022 su Massimiliano Di Caprio, titolare della storica pizzeria “Dal Presidente” nel cuore di Napoli, in via dei Tribunali, era solo il preludio dello tsunami che si sarebbe scatenato contro di lui. Questa mattina 3 ottobre la Guardia di Finanza ha disposto il sequestro di beni e immobili riconducibili a Di Caprio, cioè quote societarie, compendi aziendali, Rolex, case e 373.860,00 euro in contanti ritrovati durante una perquisizione per un valore di circa 3,5 milioni di euro.
I guai giudiziari di Massimiliano Di Caprio
Di Caprio attualmente si trova in carcere e già è finito dietro le sbarre il 14 maggio 2024, quando fu arrestato insieme ad altre 4 persone con l’accusa di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, con l’aggravante del metodo mafioso e di aver agito a beneficio del clan camorristico dei Contini.
In quell’occasione, oltre alla storica pizzeria “Dal Presidente”, furono sequestrati anche un’agenzia di viaggi, un’impresa di panificazione e 7 immobili che, da quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati intestati a prestanomi per favorire il clan e i cui introiti sarebbero stati devoluti ai detenuti e alle loro famiglie.
Il sequestro
La Guardia di Finanza ha effettuato controlli e accertamenti approfonditi sul patrimonio di Di Caprio e dei suoi suoi familiari, dai quali sono emersi evidenti sproporzioni tra quanto dichiarato e quanto posseduto. Così è scattato il nuovo sequestro, emesso dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e portato a termine dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, col supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata.