Pubblicato il 26 Aprile 2021
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha reso alla Camera dei Deputati le comunicazioni in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il piano vale in tutto 248 miliardi, il 40% è destinato a progetti green. “Sbaglieremmo tutti a pensare che” il Pnrr sia solo un insieme di progetti, afferma il presidente del Consiglio, “tanto necessari quanto ambiziosi, di numeri, obiettivi e scadenze. Metteteci dentro le vite degli italiani, le attese di chi ha sofferto la pandemia, l’aspirazione delle famiglie, le giuste rivendicazioni di chi non ha un lavoro o di chi ha dovuto chiudere la propria territori, l’ansia dei territori svantaggiati, la consapevolezza che l’ambiente va tutelato. Nell’insieme dei programmi c’è il destino del Paese, la sua credibilità”. Ha aggiunto Mario Draghi: “Ritardi e inefficienze” del Pnrr “peseranno sulle nostre vite e forse non ci sarà la possibilità di rimediare”.
Draghi: “Il Pnrr ha tre obiettivi principali”
“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha tre obiettivi principali” ha affermato il premier, “Il primo, con un orizzonte temporale ravvicinato, risiede nel riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica. La pandemia ci ha colpito più dei nostri vicini europei. Abbiamo raggiunto il numero di quasi 120.000 morti per il Covid-19, ai quali si aggiungono i tanti mai registrati. Nel 2020 il Pil è caduto dell’8,9 per cento, l’occupazione è scesa del 2,8 per cento, ma il crollo delle ore di lavoro svolto è stato dell’11 per cento, il che dà la misura della gravità della crisi”. E ancora: “I giovani e le donne hanno – sottolinea Draghi – sofferto un calo di occupazione molto superiore alla media, particolarmente nel caso dei giovani nella fascia di età 15-24 anni. Le misure di sostegno all’occupazione e ai redditi dei lavoratori hanno notevolmente attutito l’impatto sociale della pandemia. Tuttavia, l’impatto si è sentito soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione”, ha dichiarato il presidente del Consiglio. “Tra il 2005 e il 2019, il numero di persone sotto la soglia di povertà assoluta è salito dal 3,3 al 7,7 per cento, per poi aumentare fino al 9,4 per cento nel 2020. Ancora una volta ad essere particolarmente colpiti sono stati donne e giovani e ancora una volta soprattutto nel Mezzogiorno“.
Draghi: “alcune debolezze affliggono la nostra economia”
“Con una prospettiva più di medio-lungo termine, il Piano affronta alcune debolezze che affliggono la nostra economia e la nostra società da decenni: i perduranti divari territoriali, le disparità di genere, la debole crescita della produttività e il basso investimento in capitale umano e fisico – osserva Draghi -. Infine, le risorse del Piano contribuiscono a dare impulso a una compiuta transizione ecologica”. Ecco il testo integrale dell’intervento. (fonte: Agi)