“Con l’approvazione definitiva del decreto Semplificazioni, si passa alla fase operativa del Pnrr dotato di 209 miliardi, più i 30 del Fondo complementare. Una somma ingente che riguarderà l’Abruzzo. La classe dirigente dovrà essere all’altezza della sfida che è doppia, perché per le aree terremotate del 2009 e del 2016/17 oltre ai fondi disponibili per tutta l’Italia, c’è un fondo complementare di 1 miliardo e 780 milioni. Una conquista eccezionale, frutto di un lavoro importante e complesso fatto con il governo Conte 2 che già nella prima bozza del Pnrr aveva inserito il fondo, con una mia specifica battaglia tesa ad unire al terremoto 2016/17 anche L’Aquila ed il cratere 2009. Battaglia vinta e poi ribadita nel testo proposto da Draghi ed approvato qualche settimana fa in Parlamento. Per me è stata una enorme soddisfazione, un altro obiettivo raggiunto. In fondo già dopo il terremoto del 2009 con il Ministro Barca ci ponemmo il problema di una riprogrammazione dello sviluppo e pensammo Restart, poi FareCentro e tutti gli altri strumenti per il rilancio socioeconomico, purtroppo in parte trasformato in bancomat senza strategie.
Il Pnrr è lo strumento post pandemia che tiene conto che nei nostri territori dobbiamo uscire dagli effetti nefasti sia della pandemia, sia dei terremoti. È una grande sfida, per cuori forti, per menti lungimiranti ed è ora di mettere in campo idee e proposte di sviluppo sostenibile. L’Aquila può diventare il cuore di un sistema appenninico delle regioni del Centro Italia. Grazie ad uno straordinario lavoro parlamentare, questo nostro territorio ha opportunità mai avute prima. Non solo potremo concorrere e partecipare ai 209 miliardi – di cui oltre 3 miliardi circa saranno per l’Abruzzo – ma avremo 1 miliardo e 780 milioni per uno specifico programma di sviluppo dei crateri sismici. Inoltre con il mio emendamento approvato al decreto Semplificazioni, ormai divenuto legge, ho fatto un’operazione di importanza fondamentale e strategica, ho creato una struttura agile ed autorevole, guidata dal commissario Legnini che insieme al coordinatore della struttura di missione Carlo Presenti, Elisa Grande di CasaItalia e amministratori locali costruiranno un programma e già entro settembre avremmo le linee di indirizzo, come previsto nell’emendamento. La possibilità di ricorrere ai poteri di ordinanza anche per il capo Struttura di Missione 2009 rende questo processo efficace e rapido. Se poi consideriamo le ultime semplificazioni introdotte sempre nel decreto Semplificazioni dai miei due emendamenti, che semplificano tutta l’edilizia pubblica e danno agli uffici speciali i poteri di soggetto attuatore, comprendiamo di essere al centro di un processo pieno di grandi possibilità.
Bisogna darsi una mossa però e sarebbe ora che il Presidente della Regione Marsilio riconvocasse immediatamente il tavolo per la ricostruzione, che ormai non viene convocato da quasi due anni, come faceva il presidente Giovanni Lolli che metteva insieme istituzioni con le forze sociali, economiche, sindacali, università. Un processo partecipativo è inevitabile per evitare cose calate dall’alto o pensate da agenzie e studi professionali che da altrove decidono secondo i loro interessi come spendere i fondi.
Con quella sinergia attivata nel Tavolo ricostruzione abbiamo vinto importanti e difficili battaglie. Pare che il sindaco Biondi, alla notizia dell’approvazione dei miei 3 importantissimi emendamenti, abbia avuto da dire solo che non era stato sentito. Bizzarra pretesa, visto che sono stati aboliti tutti i luoghi di comunicazione e relazione tra amministrazione e parlamentari che invece Massimo Cialente aveva istituito. Ma è soprattutto una ammissione di estraneità a processi di enorme portata per la città e per l’intero territorio.
Invece avrebbe dovuto apprezzare l’enorme risultato, come hanno fatto tanti amministratori ed operatori economici che mi hanno chiesto ulteriori informazioni ed a cui ho mandato il testo degli emendamenti approvati. È indubbio che in questa fase compito del sindaco è convincere il suo presidente Marsilio a convocare il Tavolo ricostruzione per fare il punto della situazione. Perché in questa fase bisogna lavorare insieme ed in comunicazione diretta con tessuti produttivi e forze sociali, per un programma di sviluppo. Presidente e sindaco si impegnino a creare raccordo e sinergia, invece di produrre sempre spaccature e divisioni.” Così si è espressa Stefania Pezzopane, della Presidenza del gruppo Pd alla Camera.
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