Non è una novità certo di questi giorni, ma una realtà che si è consolidata negli anni: bastano pochi minuti di acquazzone e Ragusa va in tilt. Saltano i tombini all’incrocio tra Via Archimende e Viale dei Platani, sospinti dalla forte quantità di acqua e sempre via Archimede, all’altezza della Sacra Famiglia, si trasforma in una pozza in cui convoglia il fiume che scende dal vecchio stadio, senza lasciare alcuna via di fuga ai malcapitati.
La cosa che più preoccupa è la mancanza di progettazione al riguardo. Per porre fine ad una situazione che con l’autunno sicuramente peggiorerà in un tratto stradale cittadino ad alto traffico.
Su questa linea sono le dichiarazioni dei consiglieri comunali del Pd di Ragusa, Mario D’Asta e Mario Chiavola, dopo l’acquazzone che ieri ha colpito la città.
“Ma può essere che da più di due anni ripetiamo le stesse cose? Può essere che non si sia riusciti a risolvere nulla? Ma cosa ha fatto questa amministrazione? E’ questo il cambiamento? Nessuna progettazione o programmazione. Nessun risultato concreto. Bastano pochi minuti di acquazzone e, inevitabilmente, come un rito che si ripete, saltano i tombini dell’incrocio tra via Archimede e viale dei Platani oltre all’allagamento sistematico della parte bassa della stessa via Archimede, nei pressi della chiesa Sacra Famiglia per intenderci. Non si trova una via d’uscita a questa situazione che non fa onore alla città e, soprattutto, non fa onore a chi la amministra”.
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