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Polizia di Sato, contrasto all’abusivismo commerciale. A Gela e Niscemi: sanzioni e sequestri

Pubblicato il 22 Gennaio 2021

Proseguono i controlli disposti dal Questore Ricifari finalizzati a prevenire e reprimere il fenomeno dell’abusivismo commerciale nel territorio della provincia di Caltanissetta.

Tra martedì e giovedì, i poliziotti della divisione polizia amministrativa della Questura, in collaborazione con quelli dei Commissariati di pubblica sicurezza e della Polizia Municipale, hanno eseguito diversi controlli presso esercizi commerciali e nei confronti di ambulanti.

Sono stati sanzionati 11 esercenti per occupazione abusiva del suolo pubblico, poiché ostruivano parte della carreggiata stradale in modo permanente, con banconi adibiti alla vendita dei prodotti, senza la prescritta autorizzazione rilasciata dal Comune, e uno poiché privo di licenza.

Martedì, a Gela, in Via Recanati è stato sanzionato il primo ambulante. Sempre nella stessa via, i poliziotti hanno proceduto al controllo di un altro banco di ortofrutta trovato incustodito. È molto probabile che l’abusivo sia fuggito alla vista delle forze di polizia. Sono stati sequestrati oltre cento chili di prodotti ortofrutticoli. Altri due ambulanti sono stati controllati in via Albinoni e sanzionati per occupazione di suolo pubblico.

Mercoledì a Niscemi, in via Mario Gori, i poliziotti della Questura e del Commissariato hanno sanzionato cinque commercianti per occupazione di suolo pubblico.

Giovedì, a Gela, altri due commercianti sono stati sanzionati per occupazione di suolo pubblico e uno, con rivendita di frutta e verdura, poiché privo di licenza. Gli agenti, in questo caso, hanno sequestrato diverse centinaia di chili di merce.

Nell’ambito dell’articolato dispositivo, sono stati effettuati numerosi controlli al fine di prevenire eventuali assembramenti, a tutela della salute dei cittadini.

A Gela, in Piazza Umberto I, sono state elevate diverse sanzioni amministrative, per violazione delle misure di contenimento del Covid-19, nei confronti di persone che non hanno fornito agli agenti valide motivazioni per giustificare lo spostamento dal proprio domicilio.